Vogliono far luce su una serie di aspetti gestionali del Centro diurno per anziani di San Salvo, recentemente oggetto di aspre critiche, per questo i consiglieri del Pd Luciano Cilli e Arnaldo Mariotti hanno presentato un’interpellanza al Sindaco, da discutere nel prossimo Consiglio comunale. La preoccupazione è nata in seguito alla diffusione, da parte del sito sansalvomare.it, di un video in cui alcuni anziani che frequentano la struttura segnalano disservizi e carenze organizzative.

Diverse le questioni sulle quali il Pd chiede di fare chiarezza, a partire dal perché l’Amministrazione comunale non abbia sentito il bisogno di confrontarsi con gli anziani e/o di smentire le critiche fatte dagli stessi. Mariotti e Cilli vogliono inoltre capire se nella struttura ci sono servizi dati in sub-appalto e, nel caso ci siano, se erano stati previsti nella gara di appalto.
I consiglieri chiedono poi: «Sulla base di quale norma contrattuale, se esiste, una parte delle risorse provenienti dal tesseramento degli anziani viene versato alla cooperativa? Era previsto nella gara di appalto?». Nell’interpellanza si chiede, inoltre, di spiegare quali rapporti ci sono tra gli anziani del Centro e gli istruttori, in particolare con quelli non dipendenti dalla cooperativa. L’intento è anche quello di capire se ci siano versamenti di denaro da parte di chi frequenta la struttura, con quali contratti sono assunti coloro che non dipendono dalla società che gestisce il centro e se sono autorizzati dall’Amministrazione.
I consiglieri vorrebbero inoltre sapere se vi sono utenti non anziani che usufruiscono dei servizi e, nel caso ciò avvenisse, paventano come possibile conseguenza una distorsione della concorrenza in città. L’eventualità che «a liberi professionisti, senza una chiara selezione», venga permesso di «usare a scopi di lucro la struttura» allarma il Pd che sollecita le spiegazioni del Sindaco.

Gli esponenti Pd non sono gli unici a intervenire sulla questione del Centro diurno per anziani, anche il Sel San Salvo ha diramato una nota in merito a quanto emerso. Nettamente critica la loro posizione: oltre alla responsabile della cooperativa, attacano anche il Sindaco e l’Assessore di riferimento che, a differenza di quanto promesso in campagna elettorale, si limiterebbero, secondo loro, a sostenere che ai problemi emersi «deve rispondere solo la nuova cooperativa». Sinistra, Ecologia e Libertà punta il dito anche contro il costo del tesseramento: «Chiedere un aumento del 150% – da quattro euro a dieci euro - è inaccettabile». Per questo chiedono di ripristinare al più presto le condizioni precedenti. Sel vorrebbe inoltre spiegazioni sull’assunzione di due dipendenti avvenuta solo dopo l’insediamento della nuova Amministrazione e non quando la cooperativa ha iniziato ad operare.