E con questi sono 34.300.000 euro. Il 21 giugno scorso la giunta ha approvato il progetto preliminare da 1.300.000 euro (inizialmente da 1.500.000 euro) per 'Opere di completamento/adeguamento per la completa e regolare funzionalità , efficienza ed entrata in esercizio dell'infrastruttura dell'autoporto di San Salvo'.
Da quanto abbiamo appreso tale somma - che arriva da un finanziamento della Regione Abruzzo nell'ambito del Par - Fas 2007-2013 - sarà destinata alla creazione un collegamento diretto con la zona industriale e al ripristino delle infrastrutture dopo gli ultimi raid di vandali e ladri.
A leggere tra le righe non si può far a meno di notare un'ulteriore assurdità del progetto originale, già di per sé fuori dalla logica. L'autoporto da 33 milioni di euro è stato realizzato senza una strada di collegamento con la zona industriale distante in linea d'aria meno di mezzo chilometro. In soldoni: la struttura che doveva essere sfruttata dalle aziende di Piana Sant'Angelo, attualmente, è raggiungibile solo dalla Statale 'Trignina', dove fu creato un mega-raccordo oggi completamente invaso dalla vegetazione. I numerosi tir e mezzi pesanti che vanno e vengono dagli stabilimenti - nell'utopistica ipotesi di una entrata in funzione della struttura - dovrebbero 'circumnavigare' la zona industriale.
Ora verrà creata la strada interna al nucleo industriale, ma la 'completa e regolare funzionalità , efficienza ed entrata in esercizio dell'infrastruttura' è davvero lontana. È pur vero che strutture di quelle dimensioni non possono essere lasciate nell'oblio eterno. I privati ribadiscono a intervalli regolari la loro 'non-volontà ' di entrare in un ipotetico comitato di gestione, ma aziende e Regione sembrano continuare a parlare due lingue diverse: le società chiedono una movimentazione delle merci su ferrovia, la Regione stanzia fondi per l'autoporto.
Insomma, tutto nella norma.
In basso alcune immagini del servizio dell'anno scorso.