Contattati da una nostra lettrice all'indomani dell'uscita dell'articolo inerente il ritrovamento di siringhe usate in pieno centro (leggi),  ci viene segnalato un nuovo luogo, sul quale ci rechiamo. La situazione è quella descritta, diverse siringhe buttate in un’aiuola.

Avvisiamo gli organi competenti, la task Force ambientale nella persona di Dino Di Fabio che ha risposto finora con solerzia alle nostre segnalazioni.

Ciò che oggi ci porta ad un ragionamento più approfondito e non limitato alla semplice segnalazione, sta nel luogo del ritrovamento, l'aiuola di un luogo pubblico, di ascolto e di riferimento per i più "deboli", l’abitazione del parroco in via San Nicolas de Port.

Non sappiamo come interpretare questo gesto, se come una richiesta di aiuto, o uno sfregio a quanti quotidianamente lavorano in aiuto di chi ha bisogno.

Aldilà di tali considerazioni, che dovrebbero essere condotte da soggetti qualificati sul tema, non possiamo fare altro che constatare che quello dell'eroina è un problema per la nostra città, che risulta essere a questo punto, non solo sociale, ma anche di sicurezza pubblica. Il ritrovamento di siringhe usate non si può considerare solo un problema di igiene urbana.

L'eroina si sta diffondendo e ce lo stanno rendendo noto in modo fin troppo evindente, la città in modo altrettanto chiaro deve dire che l'eroina è merda.