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Il centenario Di Carlo: “Sono stato a servizio di Ciano, genero di Mussolini”

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Domenico Di Carlo, classe 1918, il 24 gennaio scorso ha compiuto 100 anni. Originario di Rapino, in provincia di Teramo, dopo una vita molto intensa ed essere andato in pensione si è trasferito dal figlio Gianni. Dal maggio del 1987 Domenico e sua moglie vivono a San Salvo, una città a cui hanno avuto modo di affezionarsi e vivere intensamente grazie alla cordialità della nuora Giulia e dei consuoceri.

Quarto di sei figli (tre maschi e tre femmine), ha trascorso infanzia e giovinezza a Rapino aiutando la sua famiglia nelle attività di quella terra montana ossia coltivazione e trebbiatura del grano e allevamento di vacche. Nel periodo invernale faceva il falegname, attività questa che risulta anche dai documenti militari di Domenico.

Nel 1939 è stato arruolato nell’Aeronautica Militare e dopo aver conseguito le competenze  di collaudatore e meccanico di aerei, ha servito per 3 anni Galeazzo Ciano, genero di Benito Mussolini. Domenico si preoccupava del suo aereo personale nero a 3 eliche. Nel giro di breve tempo erano diventati quasi amici.

Dopo quel servizio è stato trasferito a Gioia Del Colle in provincia di Bari. Nel 1943, nel corso di una ricognizione di caccia, in Albania, l’aereo su cui prestava servizio come “marconista di bordo”, nel momento in cui avevano atterrato per fare cherosene, Domenico e i suoi commilitoni, sono stati catturati dai tedeschi che davano loro due chance: tradire la propria patria e servire Hitler o i campi di concentramento. Domenico senza pensarci due volte ha preferito il campo di concentramento dove ha vissuto periodi molto duri. Dopo la firma dell’Armistizio e della liberazione dei prigionieri, Domenico tornò a casa a piedi. La mamma lo piangeva come morto anche perché era l’unico dei tre figli che ancora tornava dalla guerra e di cui non si sapeva più niente. Da immaginarsi la gioia di quella mamma quando se lo vide all’improvviso, proprio mentre lo stava piangendo seduta ai piedi di un albero in aperta campagna.

L’11 ottobre del 1947 è convolato a nozze con una sua compaesana, Maria Di Francesco. Da questo matrimonio sono nati Franco e Giovannino, 4 nipoti e 2 pronipoti. A ottobre scorso hanno festeggiato i 70 anni di matrimonio, le nozze di platino. Ha trovato lavoro come carpentiere presso il Gruppo Iri di Milano per la costruzione delle autostrade italiane.

Quando è andato in pensione si è ritirato qui a San Salvo dove si è inserito in tutti i contesti cittadini e sociali e vive serenamente assitito e circondato dall'affetto dei suoi cari, seppur con qualche acciacco dovuto all’età!

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