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Le industrie

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Nella nostra Città c'è una fiorente zona industriale posta ai piedi della collina su cui sorge l'abitato urbano. Vi sono situate industrie manifatturiere, chimiche, di trasformazione di prodotti agricoli, artigianali e dell'indotto. La più grande tra tutte le industrie è la Pilkgton, quindi la Denso, la Euroortofrutticola e poi a seguire tutte le altre, le molte altre. Il processo industriale è iniziato nei primi anni sessanta allorquando -scoperto che sotto il suolo locale vi erano giacimenti metaniferi- la classe politica democristiana, guidata da Vitale Artese, allora Sindaco, impegnò il governo, attraverso l'Ente di Stato EFIM, ad insediare una industria pubblica, la SOCIETA' ITALIANA VETRO (nel 1992 privatizzata e veduta alla menzionata multinazionale inglese Pilkgton). Successivamente il gruppo Fiat, sempre indirizzato dalla D.C. di Artese, insediò la MAGNETI MARELLI (industria privata venduta alla fine degli anni novanta ai giapponesi della suddetta Denso). Queste due aziende, a regime, hanno occupato a metà anni settanta più di 5000 dipendenti, quasi tutti di S. Salvo,Vasto e del limitrofo comprensorio. Esse sono state il motore di una serie di cambiamenti storico-economici, che di seguito ricordiamo: · Il successivo richiamo ad altre industrie ad allocarsi in zona, facendo quasi raddoppiare l'iniziale e predetto numero di occupati; · La crescita demografica di S. Salvo, antico borgo rurale che passa da 3000 abitanti agli attuali 1800; · La creazione di una comunità nuova ed integrata in cui, come detto, i nativi sono poco meno del 20% e la restante parte sono lavoratori del comprensorio che qui si trasferiscono per stare più vicino ai posti di lavoro; · La conseguente determinazione di una politica di sviluppo e di infrastrutture socio- economiche, amministrative e culturali adeguate alla cittadina che S. Salvo diventa; · La trasformazione in corsa di una realtà agricola (in cui l'agricoltura comunque resta una delle prime risorse economiche) in una industriale, con tutto quello che ne consegue sul piano culturale, della formazione, dei rapporti e degli approcci sociali · Il caos urbanistico in loco e lo spopolamento delle zone interne, le quali sono, purtroppo, le due note stonate del grande e veloce sviluppo comprensoriale. Se questi i principali effetti del processo di industrializzazione, è chiaro che essi non sono gli unici e che sarebbe impossibile elencarli tutti. E' chiaro pure, però, che la Genesi della Città sta nelle Industrie e nella classe politica che le ha ''fatte venire'' (poiché è chiaro che da sole né la S.I.V., industria governativa, né la Marelli sarebbero venute). S. Salvo non sarebbe quella che è se nel '60 non si fosse iniziato con la S.I.V. Da allora tutto ha inizio. Se così non fosse stato 15000 persone, tra cui chi scrive, forse starebbero altrove. Senza il ricordato processo di industrializzazione non vi sarebbero stati matrimoni misti, stimoli ed intraprese aziendali, rimescolamenti di culture ed identità, insomma non vi sarebbe stata la vita così come noi la conosciamo. Per cui possiamo ben dire che la venuta delle industrie è stato l'evento che ha determinato la storia contemporanea della nostra Città.
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