Un analisi del voto scevra da ogni lettura di parte?! Vediamo se ci riesco.
E' un fatto oggettivo che San Salvo è tradizionalmente, profondamente radicata a sinistra.
E' un ulteriore fatto oggettivo che questa palese realtà non deve e non può certo spingere
Chi è di estrazione di centro-destra a rinunciare a esporre e proporre le proprie idee.
Dio mai non voglia che la voce sia unica: sarebbe dittatura.
Mi unisco così a Donato di Rito e Sante D'alberto, senza polemica alcuna, anzi concordando col primo su molte, col secondo su tutte le cose scritte, prendendoli a spunto per dire la mia.
C'è gente che crede nella politica genuina, quella fatta da gente comune,
c'è chi ama dedicarsi alla gestione pubblica sacrificando tempo al proprio lavoro e spesso anche ai propri cari,
c'è chi non fa della politica stessa una professione, un mezzo per ottenere qualcosa,
c'è chi ancora insegue un ideale, un sogno, una passione,
ma questa gente è sempre meno numerosa, SIAMO sempre meno numerosi, caro Donato, caro Sante.
Sì perché tra queste persone voglio contare anche voi, oltre me e molti di coloro i quali mi stanno (ci stanno) vicino lavorando ad un progetto.
Le vostre lettere mostrano chiaramente il vostro attaccamento ad ideali, non al potere in quanto tale, e per questo vi rispetto, così come mi aspetto di essere rispettato io pur pensandola in maniera diversa dalla maggioranza attuale della città , perché alla fine si sa, che i problemi sono uguali per tutti, per me e per voi, per chi è a sinistra, chi al centro, chi a destra, e ognuno propone la sua ricetta, sperando possa essere risolutiva.
Stiamo attraversando un momento di disaffezione generale alla sfera politica.
La gente è stanca delle promesse non mantenute, degli avversari politici che si sputano veleno in faccia durante i talk show, ma che poi vanno a cena insieme, perché la loro arte è quella del parlare, non quella del fare, e guai ad alterare lo status quo di questo magna magna generale.
Leggo dell'amarezza nelle vostre parole, e voglio farvi conoscere la mia:
L'amarezza di una persona che insieme ad altre cerca di portare il proprio contributo alla sua città , ma che non solo non vede mai cambiare nulla, ma che riceve anche sberle in faccia perché la pensa diversamente.
Sono stato definito fascista, lo so io e lo sapete voi, perché non sono (non siamo) di sinistra. Quella parola è stata attaccata addosso a molti (per non dire tutti) coloro che stanno da questa parte. Questa cosa fa male, anche se spesso a etichettarci sono persone piccole, del cui giudizio non dovremmo curarci, ma credimi, è disarmante e deprimente per me, per noi.
La vita è dura in una cittadina piccola come la nostra, per chi è dell'altra sponda politica.
Molti non hanno idea di quanta gente vorrebbe offrire il proprio contributo, ma non lo fa per paura di essere tacciati di estremismo. E' così che professionisti, commercianti, lavoratori non scendono in campo temendo di perdere credibilità , clienti, amici, e per evitare di farsi nemici.
E' doloroso vedere anche come all'interno delle stesse coalizioni ci si scanni e si trami per avere il posto migliore, per riuscire a far fuori un consigliere scomodo, sostituendolo con un altro più ''gestibile'' e queste sono cose che accadono a destra e a sinistra.
Continua il teatrino del carrozzone che ancora và avanti da sé, ma che prosegue in direzione ''Nulla'' e che prima o poi troverà il suo capolinea.
Chiudo con un augurio che faccio a me e a voi: di vedere in futuro una nuova stagione politica, il ritorno ad una sana competizione fatta da avversari e non da nemici, dove si discute senza alzare barricate per partito preso. Sogno una nuova coscienza politica, fatta dalla gente per la gente, senza professionismi, senza lobbie. Sogno facce nuove, con idee nuove, uomini e donne liberi da vecchi legami, indipendenti, autonomi, che non debbano render conto ad ''alte sfere'' che nemmeno sanno dove sia san Salvo. Spero ci saranno le forze e le volontà per costruire un nuovo centro-destra che sappia convincere e vincere, perché come dici tu Sante, e come anche noi abbiamo sempre affermato: l'alternanza è lo spirito della democrazia, l'unico modo di rompere schemi di gioco prestabiliti.
Sono sicuro che questo augurio lo accetterete e sottoscriverete entrambi.