L’Aquila – “La situazione occupazionale nella nostra Regione è sotto gli occhi di tutti. I problemi che investono il mondo produttivo sono sempre più gravi perché molte aziende piccole, medie e grandi non riescono a fronteggiare le difficoltà economiche e sono costrette a chiudere o a ridurre drasticamente il numero dei dipendenti”. Antonio Menna, capogruppo Udc al Consiglio regionale interviene sulla difficile e complessa condizione attraversata dal mondo del lavoro. “Tra tutti i casi che ci incutono apprensione, - aggiunge Menna - vogliamo segnalare la grave situazione in atto nella zona industriale della Val Sinello, dove la multinazionale Golden Lady, che fino ad oggi dava lavoro a centinaia di lavoratrici, è intenzionata a mettere in atto licenziamenti a catena, tanto che si susseguono sit-in e manifestazioni di protesta. Tutto questo vede l’esecutivo regionale completamente assente. Il governatore Gianni Chiodi e l’assessore regionale al lavoro Gatti, evidentemente, sono impegnati altrove, a dare ossigeno alla provincia di Teramo, mentre il resto dell’Abruzzo si decompone inesorabilmente. Domani le lavoratrici della Golden Lady attueranno l’ennesimo sit-in di protesta. Perché il governatore Chiodi e l’assessore regionale al lavoro Gatti non si recano a Gissi per esprimere la loro solidarietà e il loro sostegno alle lavoratrici della Golden Lady assumendosi le loro responsabilità? – esorta Antonio Menna – “Potrebbero rendersi conto che migliaia di famiglie rischiano di finire sul lastrico. La loro assenza e il loro silenzio nei confronti dei problemi che assillano la Val Sinello, invece, sono segnali inquietanti, e costituiscono uno scandalo che merita di essere portato all’attenzione generale. La mancanza di lavoro non interessa soltanto chi rischia il posto di lavoro, chi è in cassa integrazione, chi non riesce a trovare un altro lavoro, ma soprattutto i giovani, la cui difficoltà a trovare lavoro rischia di diventare un dramma congenito che l’Abruzzo guidato da Gianni Chiodi e dal suo esecutivo, ignorano completamente. E’ indispensabile prendere di petto con cipiglio risolutivo tutto il fronte lavoro e previdenziale – conclude Menna - “prima che la nostra Regione sia definitivamente relegata nelle retrovie del sistema economico nazionale e internazionale”.