Conferenza stampa stamattina per il candidato sindaco del Nuovo Centrosinistra, Domenico Di Stefano. Di Stefano ha ricordato come quello ormai alle porte sia il primo ballottaggio dal ’94, quando la spuntò Arnaldo Mariotti. Anche allora c’erano 5 candidati sindaco. E Mariotti è il filo conduttore della parte iniziale della conferenza stampa. Di Stefano lo ringrazia per le dichiarazioni a caldo di lunedì sera – «Non solo voterò Di Stefano, ma inviterò a farlo» – e ricorda che San Salvo cominciò la lenta trasformazione in città proprio da lui, per poi completarsi con Marchese e – ballottaggio permettendo – affinarsi domani con Di Stefano.
«L’ora è adesso» è lo slogan coniato per l’ultima settimana prima della partita decisiva. Una partita che ricomincia da 0 a 0, intorno alla quale, nel quartier generale della coalizione, c’è fiducia e ottimismo.
Un appello all’altra coalizione di centrosinistra: «Chiedo alle tre liste di ripensarci. Sono grato agli esponenti regionali del Pd e alle segreterie dei partiti del centrosinistra che chiedono con forza un atto di responsabilità. Tanta gente del Pd mi sta già dimostrando vicinanza e sostegno. C’è chi mi dice: “io non mi ritrovo in quel comunicato”. Spesso il popolo della sinistra anticipa la dirigenza».
Naturalmente, Di Stefano, non risparmia il centrodestra: «Qualche ex-consigliere sui social network sta facendo girare la foto di un barcone di immigrati con il commento “Questa è la fine che faremo se vincerà il centrosinistra”, mi sembra di rivedere la campagna contro Pisapia. Ieri nella registrazione del confronto di Rete 8 mi è stato risposto che parlare dell’operato disastroso del centrodestra provinciale e regionale è parlare di gossip. Come se loro non fossero la stessa cosa e non avessero invitato gli stessi esponenti a sfilare a San Salvo».
È definitivamente chiusa la porta ad apparentamenti, ma non ad accordi politici e programmatici per il futuro della città: «L’unico apparentamento lo faccio con voi, con la gente».
Prima di chiudere, un impegno: «Aria fresca nell’esecutivo, c’è bisogno di movida istituzionale».
E domani Domenico Di Stefano terrà un pubblico comizio alle ore 19.30 in piazza Giovanni XXIII.