«Abbiamo anteposto la condivisione del nostro programma rifiutando le offerte di assessorati o altri posti di potere». L’Udc interviene nel dibattito politico fornendo la propria verità sul mancato apparentamento con la coalizione di centrodestra. In modo deciso e fermo respinge al mittente le allusioni – di Tiziana Magnacca – su presunte richieste di cariche all’interno del consiglio comunale avanzate dai rappresentanti del partito. Fabio Travaglini, inoltre, chiede alla candidata del centrodestra «se sia stato mai aperto un tavolo di confronto in cui trattare i temi di possibili convergenze». Il giovane candidato sindaco assicura che l’apporto del suo elettorato ci sarà – compatto – nei confronti del candidato con le migliori proposte programmatiche per la città «non cedendo alle lusinghe, alle campagne acquisti, e alle false promesse» e che i 796 voti del primo turno non saranno dispersi. Considerata la situazione nel Pd, con un elettorato diviso – anche su indicazione del proprio direttivo –, lo schieramento centrista si appresta a essere l'ago della bilancia del ballottaggio.