Dipendente morto in servizio a Schiavi D'Abruzzo, condannati Comune e Provincia

Ansa
31/05/2012
Attualità
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Dipendente comunale muore in servizio, Provincia e Comune condannati in solido a risarcire 210mila euro agli eredi: dieci anni hanno dovuto aspettare i famigliari di Antonio Falasca, dipendente del Comune di Schiavi di Abruzzo (Chieti), per avere giustizia. L'uomo lavorava alle dipendenze del Municipio quando, era il 6 giugno del 2001, rimase coinvolto in un incidente sul lavoro: cadde all'indietro da un ponticello stradale privo di qualsiasi protezione, riportando una frattura vertebro-midollare. Dal giorno dell'incidente iniziò per il dipendente un lungo calvario ospedaliero fino al marzo dell'anno dopo quandò morì. Nel 2005 gli eredi intentarono una causa civile contro l'amministrazione comunale e la Provincia di Chieti, ente gestore della strada sulla quale si verificò l'incidente. Secondo il giudice il Municipio è responsabile di non aver messo in atto tutte le norme di sicurezza sul lavoro. La Provincia, invece, risponde dell'assoluta mancanza di protezioni ai margini della carreggiata della strada. «Una prima sentenza importante - commenta l'avvocato Tommaso Pugliese, legale degli eredi della vittima - che deve servire da monito per tutte le amministrazioni pubbliche relativamente al tema della sicurezza sui posti di lavoro».

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