È iniziata con l’insediamento di ieri l’avventura del primo consiglio comunale a guida centrodestra. Il primo capeggiato da un sindaco donna, Tiziana Magnacca. Nell’aula gremita del palazzo di città erano presenti le autorità militari e i sindaci dei comuni vicini, Luciano Lapenna e Angelo Pollutri, rispettivamente di Vasto e Cupello.
Ad aprire la seduta fiume – dalle 18 alle 21.10 – è il consigliere Nicola Argirò. È seguito il giuramento del neo primo cittadino. Un testo letto con un’evidente punta di commozione che ha contagiato anche i suoi sostenitori più fedeli che ha lasciato spazio al discorso d’insediamento. Diversi i punti toccati dal sindaco Magnacca che ha ribadito la delicatezza del compito dell’amministrazione in un periodo di forte preoccupazione per i siti produttivi di San Salvo: «Il mio mandato non si allontanerà mai dalla doppia direttrice dello sviluppo economico e della solidarietà. Anche l’ambiente e la sua tutela saranno fra le nostre priorità. Rispetterò la centralità di quest’aula come il cuore della democrazia». Non mancano i ringraziamenti per i compagni di viaggio della campagna elettorale e per i propri competitor.
La seduta è poi andata avanti secondo copione, rispettando le anticipazioni trapelate nei giorni scorsi. Ufficializzata la giunta: Angiolino Chiacchia vicesindaco con delega all’ambiente e allo sport; Maria Travaglini alle politiche sociali, istruzione e sanità; Giancarlo Lippis ai lavori pubblici; Giovanni Artese alla cultura e promozione della città; Oliviero Faienza alle attività produttive e turismo. Bilancio e urbanistica restano al sindaco. Ufficializzati anche i subentranti agli assessori che escono dal consiglio comunale: Rino Maiale, Stefano Battista e Tony Faga. Nessun intoppo per l’elezione del presidente del consiglio, il veterano della politica sansalvese, Eugenio Spadano (la minoranza voterà scheda bianca). Con lui costituiranno l’ufficio di presidenza Filomena D’Addario (vicepresidente vicario) e Angelo Angelucci del gruppo di minoranza. Ampio spazio, poi, agli interventi. Il neo presidente del consiglio ricorda la realizzazione a breve della diretta streaming delle prossime sedute. Segue Domenico Di Stefano che – oltre ai ringraziamenti e alle sdrammatizzazioni di rito – elenca quello che avrebbe fatto nell’immediato se fosse stato al posto della Magnacca: «Avrei composto una giunta a quattro, due donne e due uomini. Avrei proposto Tiziana Magnacca come presidente del consiglio, per attuare fino in fondo il cambiamento iniziato. Avrei convocato il primo consiglio comunale il 9 giugno sul palco presente ancora in piazza per far vedere bene a tutti i cittadini i nuovi volti che li rappresenteranno». Poi un auspicio, «Sindaco, adotti la sua rivoluzione fino in fondo. Da noi non avrà sconti, ma neanche aumenti ingiustificati», e un consiglio sul tema dello stop alla musica: «vada avanti sulla movida».
A prendere la parola è poi Luciano Cilli, capogruppo del Pd, che mette da parte la distensione di rito: «La partenza di questa amministrazione non è delle migliori. La giunta avrebbe dovuto tener conto dei risultati dei candidati». Parte del pubblico non gradisce, ma è la Magnacca che rasserena gli animi: «Le nostre sono scelte ponderate e i cittadini possono stare tranquilli».
Equilibrato l'intervento di Nicola Sannino rappresentante dell'IDV il quale annuncia una opposizione senza pregiudizi "Valuteremo passo passo l'operato della amministrazione, senza preconcetti e lavoreremo nell'interesse generale dei cittadini nell'auspicio che Tiziana magnacca possa essere il sindaco di tutti".
Seguiranno gli interventi dei vari consiglieri, la seduta si chiuderà ben oltre le 21. Tra questi da registrare l’intervento di Arnaldo Mariotti – destinato a tenere banco nei prossimi giorni – sul riconoscimento, da parte del Commissario prefettizio, di un debito 276mila euro fuori bilancio.
A proposito di opposizione, sui banchi della sala consiliare tornano a incrociarsi le due anime della sinistra cittadina, Pd da una parte e SSD dall'altra. È evidente che il tempo del disgelo è ancora lontano.