Anche se la crisi incombe, continuiamo a buttare il pane nella pattumiera

Antica ricetta salvanese del “pane cotto con cipolla” (lu panecòttë)

Michele Molino
23/06/2012
Attualità
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Tutti parlano di crisi, eppure si continua a buttare il  pane fresco e buono nei bidoni della spazzatura, solo perché si é un pò indurito.

I cassonetti dinanzi ai ristoranti offrono spettacoli osceni; fa parte del 5% dei rifiuti, cosa che una volta era l’equivalente di una bestemmia. Il pane non è più “Gràzie de Ddé  (Grazia di Dio).

E’ ancora valido il proverbio salvanese:” La fàmë è na bbrutta bbestië”.

A dire il vero, sta chi combatte per un tozzo di pane.

Dove va a finire l’invenduto dei fornai? Perché non viene consegnato a chi serve.   

"Riconsiderarlo nella sua sacralità" -scriveva Guido Ceronetti - “ non è soltanto una faccenda materiale, di quantità, di raccolti; sta mancando il pane come costume, liturgia, etica d’Occidente, realtà non visibile”. 

E’ necessario che intorno al pane si ricrei l’originale aura sacrale che, come il segno di croce con cui la massaia lo benediceva per difenderlo dagli influssi magici del malocchio e da ogni contaminazione, gli restituisca tutto il significato che deve avere per ciascuno di noi; riconquistarlo nel suo valore sacrale, religioso, significa riconquistare per l’uomo la sua dignità e la sua anima, il senso di un rapporto con l’ordine provvidenziale delle cose.

Fino agli anni ’50,  il pane si preparava  in casa ed era considerato sacro.

Se cadeva un pezzetto a terra, bisognava baciarlo e poi mangiarlo. I tozzi di pane raffermo che avanzavano dalla tavola (raramente accadeva) servivano  per  il  “pane cotto”.  

Ecco un’antica e semplice ricetta della tradizione contadina salvanese:  “Versare in una padella un litro di acqua , salarla e aggiungere olio, cipolla, pomodoro e un po’ di pepe rosso  tritato; portare a bollore e aggiungere il pane “duro”spezzettato; fare bollire 5 o 6 minuti, quindi servire a tavola”  con un tocco di peperoncino piccante”.  

Una vera leccornia, facile da preparare! Provate!

Grissini e crakers fanno ingrassare, abituiamo i nostri bambini a mangiare il pane “quotidiano”. 

Il mondo sta attraversando una crisi esistenziale paurosa. Dobbiamo tornare alla sobrietà.                                                                                                                  

 

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