Il 4% della famiglie sansalvesi è tornato a fare il pane e pasta in casa e a utilizzare gli avanzi di cibo

Le spese per abbigliamento, calzature e arredamento calano a picco

Michele Molino
09/07/2012
Attualità
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La politica del rigore del governo Monti ce la farà a portar l’Italia fuori dalla crisi? Le misure di austerity saranno efficaci ? Sono queste le principali domande che tutti gli italiani si pongono.

L’esecutivo è a caccia di nuovi fondi, per evitare l’aumento dell’Iva.

Speriamo che a rimetterci non siano gli stessi.

Le famiglie medie di San Salvo non se la passano molto bene, pertanto, ogni giorno devono fare i conti con il carovita.

Il 35% della famiglie sansalvesi ha diminuito la quantità e anche la qualità dei prodotti alimentari acquistati.

E’ scesa del 9% rispetto al 2011, la spesa per le carne, il pesce e la frutta.

Meno colazioni al bar e più latte e biscotti a casa, ed infatti la spesa per la farina, olio di oliva, uova e burro è aumentata del 5%.

Tante famiglie sono tornate al rito del pane e della pasta fatti in casa.

Il 25% ha aumentato la frequenza nei discount alimentari.

L’ abbigliamento, le calzature, l’arredamento, il cinema e i teatri hanno segnato un calo del 3%. Una famiglia sansalvese su tre su tre riutilizza gli avanzi di cibo.

In quadro così desolante , un dato positivo è che gli sprechi stanno calando. Qualche mese fa, tonnellate di cibo finivano nella spazzatura.

Si continua a tagliare le spese, si compra quello che serve e non di più.

Non siamo in guerra, ma i danni fin qui provocati dalla crisi, sono equivalenti a quelli di un conflitto.

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