La politica del rigore del governo Monti ce la farà a portar l’Italia fuori dalla crisi? Le misure di austerity saranno efficaci ? Sono queste le principali domande che tutti gli italiani si pongono.
L’esecutivo è a caccia di nuovi fondi, per evitare l’aumento dell’Iva.
Speriamo che a rimetterci non siano gli stessi.
Le famiglie medie di San Salvo non se la passano molto bene, pertanto, ogni giorno devono fare i conti con il carovita.
Il 35% della famiglie sansalvesi ha diminuito la quantità e anche la qualità dei prodotti alimentari acquistati.
E’ scesa del 9% rispetto al 2011, la spesa per le carne, il pesce e la frutta.
Meno colazioni al bar e più latte e biscotti a casa, ed infatti la spesa per la farina, olio di oliva, uova e burro è aumentata del 5%.
Tante famiglie sono tornate al rito del pane e della pasta fatti in casa.
Il 25% ha aumentato la frequenza nei discount alimentari.
L’ abbigliamento, le calzature, l’arredamento, il cinema e i teatri hanno segnato un calo del 3%. Una famiglia sansalvese su tre su tre riutilizza gli avanzi di cibo.
In quadro così desolante , un dato positivo è che gli sprechi stanno calando. Qualche mese fa, tonnellate di cibo finivano nella spazzatura.
Si continua a tagliare le spese, si compra quello che serve e non di più.
Non siamo in guerra, ma i danni fin qui provocati dalla crisi, sono equivalenti a quelli di un conflitto.