Primo sciopero dei balneatori contro la direttiva comunitaria, Palomba: "Fuori Bolkestein dalle nostre spiagge"

Numerosi gli stabilimenti del Vastese che hanno aderito alla protesta

redazione
03/08/2012
Attualità
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"Anche le spiagge nelle mani delle multinazionali? No, grazie. La direttiva Bolkestein vorrebbe che tutti i servizi siano messi all'asta. Ma con questo sistema migliaia di stabilimenti balneari gestiti da sempre a livello familiare finirebbero nelle mani di grandi gruppi industriali e multinazionali che si aggiudicherebbero senza problemi le gare".

 

E' il parere del consigliere regionale Paolo Palomba (Idv che interviene sulla delicata questione proprio nel giorno durante il quale gli operatori balneari hanno previsto, anche sulla costa Vastese, una inedita serrata degli ombrelloni.

 

L'esponente dell'Italia dei Valori annuncia la presentazione di una interrogazione urgente indirizzata al Governatore d'Abruzzo, Chiodi, che va nella stessa direzione della proposta di legge presentata in Parlamento dal presidente del partito Di Pietro "per chiedere una deroga alla direttiva europea in materia di concessioni demaniali marittime".

 

"C'è una intera categoria di lavoratori, che rappresenta una parte di imprenditoria sana, abbandonata a se stessa dal governo attuale. - aggiunge in chiusura Palomba - Noi chiediamo che la direttiva Bolkestein non venga applicata al settore delle imprese balneari, che rischiano di essere spazzate via dall'arroganza  delle grandi multinazionali e brand internazionali".

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