Degrado nell'aerea di sosta per tir, Chiacchia e Marchese invitano Co.A.S.I.V. e Pilkington a un'azione concertata

Intanto, ieri mattina la zona è stata pulita

Antonino Dolce
10/08/2012
Attualità
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Sono stati effettuati ieri mattina i lavori di pulizia del piazzale di sosta della zona industriale usato dai tir che arrivano a San Salvo da tutta Europa per caricare merci. Oggi dovrebbe essere completata la rimozione dei rifiuti più piccoli lasciati dai mezzi di Comune e Civeta intervenuti ieri. La soluzione adottata è la stessa usata dall’amministrazione comunale precedente: la pulizia estemporanea dell’area quando la situazione diventa insostenibile.
In questi giorni la questione, vecchia di anni, è tornata alla ribalta con una lettera di Paolo Leonzio, direttore regionale della Fee Abruzzo, indirizzata a Comune e autorità competenti sulle condizioni disumane dell’area nella quale i camionisti sono costretti a sostare anche per diversi giorni. Come denunciato nella lettera, i servizi igienici più vicini sono quelli della Pilkington a circa 500 metri raggiungibili solo attraversando i campi e che, inoltre, hanno un orario di apertura che va dalle otto di mattina a mezzanotte. Mancano anche i contenitori per la raccolta differenziata. Per questo, l’area solitamente è invasa dall’immondizia di ‘piccola taglia’ lasciata dai camionisti alla quale si aggiungono gli onnipresenti rifiuti ingombranti abbandonati abusivamente. Paolo Leonzio ha precisato telefonicamente: «Già un mese fa abbiamo inoltrato una lettera al Comune e non è cambiato niente. Riceviamo segnalazioni dagli autotrasportatori di tutta Europa. L’ultima da un camionista olandese».

 

L’area di sosta rappresenta una spinosa questione che le amministrazioni sansalvesi, nel tempo, han dovuto fronteggiare, con risultati poco edificanti. Anche le lamentele dei proprietari dei pezzi di terra che affiancano l’area sono rimaste inascoltate.
L’ex-sindaco Michele Marchese chiama in causa il Co.A.S.I.V., il consorzio industriale: «Quel parcheggio è di competenza del Co.A.S.I.V. e dovrebbe interessarsene anche la Pilkington, visto che gran parte dei tir posteggiati arrivano per caricare i parabrezza della fabbrica e il problema si è accentuato con lo spostamento dell’ingresso per i camion. Noi ogni tanto mandavamo i mezzi a pulire l’area, è evidente che sia il prefetto che l’amministrazione appena insediata non l’hanno fatto. Ma per quanto riguarda quest’ultima, immagino che i primi mesi non siano facili. È necessaria, comunque, un’azione concertata fra amministrazione, consorzio industriale e Pilkington».

 

Un’azione fra i vari attori coinvolti è l’idea anche di Angiolino Chiacchia, vicesindaco con delega all’ambiente: «Per risolvere la questione il Comune dovrà occuparsene con il consorzio. Intanto, ieri mattina abbiamo provveduto a pulire. Ora restano dei piccoli rifiuti da raccogliere a mano. Cercheremo di dotare l’area di contenitori per la differenziata. Insieme a consorzio e Pilkington si potrebbe pensare anche all’installazione di bagni chimici. Per quanto riguarda l’abbandono di rifiuti, purtroppo è una piaga che colpisce tutta la zona industriale. Come Comune cercheremo di arginarla anche grazie all’accordo con le associazioni di volontariato per la vigilanza ambientale e con l’utilizzo di telecamere».

 

Per migliorare la condizione degli autotrasportatori in attesa nella zona industriale di San Salvo c’è chi pensa all’autoporto, dove sono presenti circa 50 piazzali di sosta per tir. Arginato da anni, difficile che si sblocchi in tempi rapidi. Nel recente consiglio comunale sulla situazione della Pilkington, il manager Graziano Marcovecchio è stato fin troppo chiaro: «A noi servono infrastrutture come il trasporto su rotaia. Dell’autoporto sinceramente non sapremmo cosa farcene».
I presupposti ci sono tutti affinché i camionisti restino nella piazzola – anche se con servizi in più, come annunciato da Chiacchia – e l’autoporto rimanga chiuso.

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