Omicidio Paganelli: in carcere l'udienza di convalida del fermo dell'accusato che continua a dirsi estraneo ai fatti

Il giovane di San Salvo ha fatto altri nomi al magistrato inquirente. Potrebbe arricchirsi del concorso di persone il capo di imputazione

Pino Cavuoti
18/08/2012
Attualità
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Quella di ieri è stata una lunga giornata iniziata con una poderosa svolta nelle indagini per l’omicidio di Albina Paganelli, uccisa a coltellate nella sua abitazione a San Salvo la notte tra il 13 e 14 agosto, che ha portato in carcere a Vasto Vito Pagano, 28 anni, e Gelu Chelmus, 31 anni romeno.

Verso l’1,30, nel cuore della notte, ha lasciato la casa circondariale di Torre Sinello Gelu Chelmus in compagnia degli avvocati difensori Andrea Chierchia e Giuseppe Piserchia. Il sostituto procuratore Enrica Medori, dopo aver raccolto nuovi elementi e ascoltato Pagano, che avrebbe in parte ritrattato le sue precedenti dichiarazioni scaricando ogni responsabilità del delitto della donna sul romeno, ha ritenuto di rimettere il 31enne in libertà. Entrambi residenti a San Salvo erano stati fermati la sera del 14 agosto con l’accusa di omicidio volontario e rapina con l’aggravante dell’efferratezza. I legali di Chelmus in queste prime ore avevano mantenuto un profilo basso ‘’confidando nella giustizia e nell’estraneità del loro assistito’’. Per quanto si è appreso il romeno dovrà comunque presentarsi davanti al Gip questa mattina questa volta non più in carcere ma al palazzo di giustizia in via Bachelet a Vasto.

Intanto è un fiume in piena Vito Pagano richiuso in carcere a Vasto da martedì sera. Anche ieri mattina il 31enne ha avuto un ‘faccia a faccia’ con il pm Medori alla quale avrebbe fatto nuove affermazioni, in uno stato d’animo di ‘’grande paura e tensione’’ come hanno dichiarato i suoi difensori Clementina De Virgiliis e Fiorenzo Cieri. E avrebbe fatto una serie di “nomi rilevanti" indicando altre persone e, in particolare, quella di un giovane, la cui posizione al vaglio degli inquirenti. Per questa ragione, nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto davanti al gip Stefania Izzi che avverrà in carcere stamattina, i capi di imputazione di omicidio volontario e rapina aggravati dall’efferratezza potrebbero arricchirsi del reato in concorso di persone. ‘’Il ragazzo si professa innocente - ribadisce ancora una volta la De Virgiliis - e continua a ripetere che non ha ucciso Albina Paganelli, sua vicina di casa che conosceva da una vita’’.

Ieri pomeriggio nella chiesa di San Nicola a San Salvo è stato celebrato il funerale della vittima di un delitto che, come ha detto il parroco, don Domenico Campitelli, non può lasciarci indifferenti.

 

Fotoservizio di ERCOLE MICHELE D'ERCOLE

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