''Nell'Italia dei Valori la linea è chiara e, al di là di qualche voce sporadica, sono tutti convinti. A Vasto su quel programma si esprimerà il massimo organo del partito, l'esecutivo nazionale''.
Così il leader dell'IdV, Antonio Di Pietro, intervistato da ''Quotidiano nazionale'', parla del prossimo appuntamento di Vasto: ''Il luogo della speranza''.
''Sono 'solo' - dice Di Pietro - con milioni di italiani che pensano, come me, d'esser finiti dalla padella alla brace. Non rimpiango Berlusconi perché ha rovinato il Paese, però Monti l'ha ulteriormente impoverito raccogliendo soldi nel modo più banale: mettendo tasse e mandando a casa gli esodati, invece di prendersela con gli scudati e di mettere la patrimoniale. Serve una politica alternativa: io mi batto perché si realizzi alle prossime elezioni''. In merito ad un'ipotetica riproposizione dell'alleanza con il Pd, Di Pietro spiega che ''se c'è qualcuno che non vuole più fare una politica riformista e di centrosinistra non sono io, che continuo a farla, ma il Pd. Il mio progetto politico è chiaro e lo presenterò il 21 settembre a Vasto: voglio proteggere le fasce deboli del Paese, il ceto medio colpito al cuore da Monti e quelle aziende che investono in Italia. Di qui una serie di proposte che vanno dalla raccolta di firme per un grappolo di referendum che puntano al ripristino dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori e del contratto nazionale di lavoro inderogabile nei diritti minimi o all'abolizione del finanziamento ai partiti per arrivare all'eliminazione dell'indennità parlamentare. Queste sono le nostre battaglie, chi vuole ci sta''.
Con Vendola, prosegue, ''parlo tranquillamente. Ma la personalizzazione del progetto è riduttiva: saranno i cittadini a dire se quella speranza è morta. Io non sono come Casini che vuole il consenso a tutti i costi, dato che ai cittadini dice votatemi e mi metto con chi offre di più. Io dico chiaramente ciò che voglio, e spero che la riforma elettorale costringa a formare le coalizioni prima del voto''. Infine, una parola su Beppe Grillo: ''Esprime la rabbia di questo paese'' ma un'alleanza è lontana. ''Inutile tirarlo per la giacchetta - conclude -, ha deciso di andare da solo. Finora in Parlamento l'IdV è stata l'unica a fare certe battaglie: sono contento se arriva un altro movimento che le fa, perché l'unione fa la forza''.