Ieri seconda conferenza stampa in due settimane sull’isola ecologica sequestrata il 16 agosto dal Noe (Nucleo Operativo Ecologico dell’arma dei carabinieri). Dopo il «No» del Pubblico Ministero all’istanza di dissequestro avanzata dai legali del Comune, Clementina De Virgiliis e Fiorenzo Cieri, è arrivata la parziale apertura del Gip, Stefania Izzi. L’area resta ancora chiusa, ma il Comune potrà operarvi all’interno per sanare le violazioni che hanno portato al clamoroso provvedimento della settimana passata.
Lunedì inizieranno i lavori, che coinvolgeranno anche gli uomini della Sapi, e successivamente lo stesso Noe verificherà la possibilità di una riapertura.
Intanto, come precisato dal sindaco Tiziana Magnacca, è attivo un numero telefonico per richiedere il ritiro a domicilio dei rifiuti ingombranti (0873/340217).
Prosegue anche l’iter burocratico per ottenere le autorizzazioni necessarie che coinvolge anche il Comune di Vasto, dal momento che l’isola ecologica è nel suo territorio.
La soluzione a lungo termine resta lo spostamento del sito. Nella conferenza stampa si è parlato dell’adeguamento del progetto presentato dall’amministrazione Marchese che non ottenne il finanziamento necessario arenandosi. Per completarlo servono 500mila euro che il Comune non può spendere. Un aspetto non secondario, quindi, è quello del reperimento dei fondi.
Infine, qualche giorno fa si è riunita la Commissione Ambiente, presieduta da Rino Maiale e di cui fanno parte, fra gli altri, gli esponenti di minoranza Sannino e Marchese. Allo studio c’è il regolamento d’igiene ambientale che, in seguito, dovrà essere approvato dal Consiglio comunale.