Nel suo ultimo comunicato, SSD paventa un fantomatico “salto nel buio” che la privatizzazione della mensa comporterebbe. Una sorta di “terrorismo ingiustificato” con cui, coloro che ne furono artefici, fingo di ignorare che si è dovuta sanare una situazione di assunzioni precarie che, poiché molto più costose, pesavano gravemente sulle casse comunali.
Inoltre SSD finge di dimenticare le innumerevoli lamentele dei genitori riguardo la precedente gestione della mensa stessa.
Finge di dimenticare che l’aumento della retta a 55 euro è stata stabilita da un Commissario subentrato per la loro incapacità amministrativa.
Finge di dimenticare che nel 2009, proprio loro che oggi accusano, fissavano il costo dei buoni pasto per il tempo pieno a 4,30 euro, contro i 2,50 euro previsti dalla giunta Magnacca.
Finge di dimenticare (o peggio dimostra di non sapere) che la media del numero dei giorni da calcolare non è di 22, bensì di 20 (quindi se la matematica non è un’opinione, 55 euro diviso 20 giorni fa 2,75 euro, mentre 50 euro diviso 20 giorni fa 2,50 euro).
Finge di non sapere che i buoni pasto servono a pagare solo ciò che effettivamente si consuma.
Tutte le scelte fatte, crediamo dimostrino la volontà del sindaco Tiziana Magnacca di venire incontro, per quanto possibile, alle esigenze delle famiglie.
Siamo riusciti, con il plauso dei genitori, in ciò in cui loro hanno fallito. Continueremo nel nostro impegno, infatti a breve verrà costituita la commissione qualità, nella quale saranno coinvolte anche le mamme e che garantirà la massima qualità del servizio mensa, oltre che la partecipazione delle famiglie.