Il randagismo a San Salvo é un corpo estraneo da rimuovere presto. Speriamo che non occorra un nuovo “Zoppino”

La nuova amministrazione comunale ha cominciato ad operare

Michele Molino
25/10/2012
Attualità
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Il randagismo è un problema, che da un bel po’ di anni, affligge il nostro territorio. Una piaga apparentemente inestirpabile. I cani randagi sono pericolosi per i cittadini, soprattutto per le donne in stato di gravidanza. Sui marciapiedi, nei giardini e nelle piazze della nostra città,  fanno bella mostra le deiezioni  canine.

Non si può più camminare sui marciapiedi; bisogna fare lo slalom.

Un altro problema da combattere è la superficialità dei padroni dei cani, che raramente puliscono.

Molti padroni, si svegliano la mattina presto, aprono la porta del canile, lasciando l’animale libero di fare i loro bisogni. L’ ingresso dei negozi, è uno dei posti più ambiti dai cani.

Non mancano le leggi, purtroppo il controllo è scarso.

Speriamo che non occorra un nuovo “Zoppino”. Non so se i cittadini salvanesi si ricordano del cane “Zoppino” , sceriffo del centro storico. Stazionava perennemente nella piazza municipale, guardiano del borgo vecchio di San Salvo, terrore dei cani randagi. Era un cane meticcio con il pelo marrone. I bambini lo chiamavano “Zoppino” a causa della sua andatura zoppicante.

Era un randagio, ma nutriva un odio mortale contro i cani randagi. Era rarissimo incontrare qualche cane nelle vie del centro di San Salvo. Infatti, appena qualche randagio faceva  capolino nella piazza principale o nei vicoli del centro storico, “Zoppino” digrignava il labbro, alzava le orecchie e abbaiando come un ossesso si avventava contro la vittima alla quale non restava che fuggire. Purtroppo, dopo la sua morte, i cani randagi sono tornati ad aumentare a dismisura.

L’ amministrazione del sindaco Magnacca si è messa di buzzo buono per reprimere il fenomeno del randagismo.

Speriamo sia la volta buona!                                                                                                   

 

 

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