La notizia, sin dalle prime ore di ieri mattina, ha avuto un'ampia eco non solo in città e nel territorio, ma anche in ambito nazionale. 'Lanci' delle principali agenzie giornalistiche e dei siti di informazione più cliccati, spazi sui telegiornali e, questa mattina, altri riflessi sui quotidiani in edicola.
Vasto, purtroppo, è al centro della 'cronaca nera' per via di un episodio gravissimo e davanti al quale si resta attoniti e sconvolti. Il duplice delitto di una coppia di anziani, di 72 e 78 anni, Adele Tumini ed Emidio Del Vecchio, e la mano assassina che, secondo gli inquirenti, è quella del loro figlio 37enne, Marco.
L'orrore, ancora una volta, è tra le mura di casa. Un delitto, tristissimo, che matura in ambito familiare, per mano di una persona con problemi, che ancora di più colpisce.
Coltellate in corpo, mortali, per i due anziani ed il loro figlio 37enne, che per qualche ora si è dato alla fuga, ritenuto il responsabile del duplice omicidio, acciuffato, non senza complicazioni anche per i Carabinieri intervenuti, come raccontato in una precedente notizia, nel centro storico della città, sulla panoramica Loggia Amblingh.
Ci si interroga sulle motivazioni del tragico episodio, sulle possibilità - in qualche maniera - di prevenirlo. I problemi del 37enne, in passato con la droga, ultimamente seguito anche dal Centro di Igiene Mentale locale, hanno avuto un ruolo predominante nella vicenda. La storia, anche sul piano giudiziario, laddove confermata secondo queste sue prime impostazioni, necessariamente farà il suo corso.
Restano il dolore, immenso, per una la doppia perdita e l'aggiornamento di un elenco che è sempre più corposo. "I parenti uccidono più della mafia", ha titolato un organo di informazione qualche tempo fa parlando delle statistiche legate a questa tipologia di delitti. E Vasto, purtroppo, sembra dare un'aggiunta alla casistica.