Violazione dei diritti contrattuali. È l'accusa che arriva dai dipendenti dell'Rsa San Vitale di San Salvo Marina che oggi avevano in programma un'assemblea sindacale all'interno della struttura.
A surriscaldare un ambiente già in fibrillazione per gli annunciati tagli al personale la decisione di una rappresentante dell'azienda (la Sangro Gestioni) di far uscire fuori dall'edificio i lavoratori che si apprestavano a svolgere l'assemblea convocata due giorni fa. «È vergognoso, ci hanno cacciato nonostante l'assemblea fosse autorizzata dalla direttrice», racconta una delle addette.
Arrivano anche i Carabinieri della stazione di San Salvo chiamati dal responsabile territoriale dello Slai-Cobas, Aly Soliman. Le forze dell'ordine dopo aver ascoltato anche la delegata aziendale responsabile dello 'sfratto' riferiscono a Soliman, che cerca di calmare gli animi: «Romagnoli (amministratore delegato della Sangro Gestioni, NdA) si è giustificato dicendo che a lui non risulta nessun lavoratore ai Cobas. Posso dimostrare con documenti alla mano che in questa struttura abbiamo iscritti. Comunque provvederò a stilare e inviare la lista degli iscritti per poter riconvocare l'assemblea nei prossimi giorni».
I dipendenti non convinti della motivazione, continuano l'incontro assiepati fuori dal cancello. Intanto presto potrebbe esserci la proclamazione dello stato d'agitazione contro i tagli che la Sangro Gestioni intende fare. «Si deve sapere che non riusciremmo a garantire più l'assistenza di prima», chiude una delle lavoratrici.