La popolazione di San Salvo non è rimasta indifferente alla Giornata nazionale della colletta alimentare, svoltasi sabato scorso, e ha donato circa 5.200 chilogrammi di prodotti commestibili di vario tipo. Il dato lo fornisce la Caritas parrocchiale San Giuseppe, che da anni è impegnata per aiutare i più disagiati e anche sabato, affiancata da altre associazioni e volontari, si è data da fare per raccogliere quanti più generi alimentari possibili. In tutto sono scesi in campo per la colletta un’ottantina di volontari che si sono posizionati davanti ai negozi e hanno raccolto quanto i cittadini volevano donare. La popolazione ha risposto bene all’iniziativa, come la stessa Caritas precisa, sottolineando che la popolazione si è dimostrata generosa e sensibile al problema.
Tutti i beni donati verranno raccolti, insieme a quelli provenienti dagli altri punti in cui è stato attivato il progetto, nel centro di smistamento di Pescara. Da qui verranno poi ridivisi tra le varie sedi che, regolarmente, distribuiscono aiuti alle famiglie e alle persone in difficoltà. Anche a San Salvo ce n’è uno, al vecchio Poliambulatorio, dove ogni sabato mattina, dalle 9 alle 12, vengono donati beni alimentari a chi è in difficoltà e ha bisogno di aiuto. Sono distribuiti: latte, pasta, pomodori, legumi, olio, zucchero, a volte pane, formaggio e altri prodotti. Sono a disposizione anche vestiti usati in buone condizioni. Il servizio funziona grazie alla disponibilità di una quindicina di volontari che a turno assicurano l'apertura del Poliambulatorio.
Si tratta di un servizio prezioso a cui si rivolge un centinaio di famiglie, per le quali quel pacco di cibo è importante, a volte fondamentale per arrivare alla fine del mese. Ci sono nuclei numerosi con diversi figli, ma anche persone sole; una buona percentuale è composta da giovani. Si dividono più o meno equamente tra stranieri e italiani, questi ultimi sembrano però essere aumentati soprattutto negli ultimi anni con gli effetti della crisi e delle imprese che chiudono o mettono in mobilità. Molti hanno perso il lavoro e il pacco alimentare è diventato un contributo che può farr la differenza. Alcune persone in difficoltà vengono invece raggiunte nello loro abitazioni: a volte perché sole e impossibilitate a muoversi, altre perché si vergognano a recarsi al Poliambulatorio per avere il pacco di cibo. Anche questo è un problema: non è semplice chiedere un supporto perché si ha difficoltà ad acquistare beni di prima necessità.
I prodotti distribuiti arrivano dalla Caritas ma anche dalla generosità di persone e imprese del posto che danno quello che possono. Il centro ha un registro e il pacco con gli aiuti viene fornito una volte al mese ai vari iscritti, in modo da assicurare un po’ di cibo per tutti. Si rivolge al vecchio Poliambulatorio gente di San Salvo e del Villaggio Siv. Purtroppo qualche volte c’è chi per avere di più prova a chiedere aiuto al punto di distribuzione di San Salvo e anche a quelli di Vasto, per questo è importante la collaborazione tra i vari centri.