Per il Comitato per Bersani del Vastese il risultato delle primarie di domenica è un’importante conferma dell’apprezzamento del lavoro avviato sul territorio, la dimostrazione di quello che cercano i cittadini. Analizzando i dati del primo turno, Gianni Cordisco, Antonio Del Casale, Francesco Menna e Lorenzo Di Ninni (referenti del comitato per Lentella, Casalbordino e Scerni), sottolineano come i cittadini abbiano voluto premiare «non la voce di nuovismo ma la strada del cambiamento intrapreso dal partito». Bersani, ricordano, è risultato vincitore in 16 seggi su 20, «complessivamente incassa più consensi del totale messo insieme dagli altri quattro candidati». In termini percentuali «vince con il 47% dei consensi e con oltre il 70% dei Comuni in cui è maggioranza».
Sottolineano poi come a Vasto il risultato sia stato ottimo con un 39% per Bersani, con il 34% di Renzi, che vince di poco su Vendola. «A San Salvo, unico circolo in cui i massimi dirigenti del Pd sostengono Renzi – commenta il comitato – questo supera per appena 26 voti Bersani». Questi dati indicherebbero quindi che la popolazione puta sul cambiamento intrapreso dal partito e non sul nuovismo, «anche dove vince Renzi è la struttura esistente del partito a vincere». «Il movimento di cambiamento che il Pd sta perseguendo nel proprio organico locale e regionale è stato apprezzato dall’elettore più della similare promessa venuta da Renzi», ribadisce ancora il Comitato precisando come sicuramente le primarie abbiano allargato e arricchito il campo della discussione, ma anche riconosciuto l’opera già in atto. Insomma, per i sostenitori di Bersani nel Vastese è chiaro un consolidamento dello schieramento e una conferma che la via intrapresa è quella giusta.
Nell’analisi del primo turno delle primarie, i sostenitori del segretario del Pd sottolineano inoltre la grande partecipazione al voto, anche rispetto alle precedenti consultazioni e ricordano il numero dei soggetti impegnati: oltre 100 promotori dei comitati per Bersani, nati in 24 Comuni sui 29 del Vastese, con molti giovani e donne, amministratori e uomini di esperienza: «Un patrimonio di elaborazione politica territoriale che si rafforza».
Ovviamente lo schieramento guarda con grande ottimismo all’appuntamento di domenica prossima per il secondo turno, convinto che Bersani sarà riconfermato perché è questo «il cambiamento che vogliamo per il Pd e il centrosinistra: diritti e protezione ai lavoratori e ai pensionati, welfare per i deboli e per il disagio sociale, attenzione alla piccola e media impresa, diritti civili, rigore e crescita, impegno per i giovani e non parole sul giovanilismo».