Saldo negativo tra iscrizioni e cessazioni di aziende manifatturiere (-305), tasso di disoccupazione in crescita (+3% nel secondo trimestre 2012 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), aumento delle ore di cassa integrazione ordinaria (+69,12% giugno 2011-giugno 2012) e straordinaria (+26,24%).
A scattare la fotografia del tessuto imprenditoriale abruzzese ''in grande difficolta''' è l'indagine semestrale di Confindustria regionale, presentata a Chieti.
E' negativa la maggior parte dei dati tra i quali spiccano l'aumento della disoccupazione, che supera il 10%, e il calo della capacità produttiva e l'export su tutte le province, tranne a Teramo che è in leggera controtendenza. In provincia di Chieti, dove si registra una diminuzione diffusa del fatturato, investe meno di un quinto delle aziende. E' soprattutto la tendenza a delocalizzare in Paesi più appetibili, soprattutto a livello di costi, e il clima di sfiducia tra le imprese a preoccupare il presidente di Confindustria, Paolo Primavera, che invita i politici «a lasciar perdere i campanilismi per concentrarsi su riforme a costo zero e investimenti forti sulle infrastrutture».
Secondo l'indagine del Centro Studi Confindustria gli indicatori di produzione si abbassano soprattutto nel settore legno e mobili, tipografico e di forniture per l'edilizia. A livello di settore merceologico però, sono da evidenziare ovunque in Abruzzo le positive attese del comparto farmaceutico. Nell'incontro di presentazione dell'indagine semestrale il vice presidente della Regione Abruzzo ed assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, ha commentato il rallentamento dell'economia ricordando che l'Abruzzo ha subito due tipi di crisi, «una legata a fattori esogeni e l'altra alla situazione del debito regionale».
Tuttavia, è al termine positivo il messaggio lanciato dopo la presentazione dell'indagine: «L'attuale Governo regionale sta fornendo gli strumenti necessari per competere su tutti i mercati e affrontare le nuove regole imposte dal mercato creditizio con il sistema dei Poli di Innovazione, la riforma dei Consorzi industriali. Riforme che, associate a quelle riguardanti il credito, ci consegneranno un Abruzzo versione 2.0 con nuovi assetti imprenditoriali più consoni alla realtà in cui viviamo».
http://www.scribd.com/doc/114612367/CONFINDUSTRIA-ABRUZZO-RELAZIONE-SEMESTRALE-2012