Sarebbe stato fermato nella serata di ieri un altro presunto rapinatore dell'assalto al portavalori sull'A14. L'uomo è stato fermato a Trivento. Si tratterebbe di un 40enne di Cerignola, in provincia di Foggia. Nelle campagne tra Trivento, Montefalcone del Sannio e Roccavivare continuano le ricerche degli altri fuggitivi.
Sempre nella serata di ieri la Procura di Vasto aveva confermato il primo fermo. Anche qui vige il più stretto riserbo, ma sembra ci sia la forte possibilità che si tratti di un sansalvese che avrebbe avuto il ruolo di basista locale.
Intanto, emergono altri particolari sulla drammatica rapina. Pare, dalle testimonianze dei vigilanti a bordo del blindato, che gli uomini del commando fossero abbigliati con tuta mimetica. I passamontagna ritrovati nel Fiat Ducato a Montefalcone del Sannio avvalerebbero questa tesi. Sembrerebbe inoltre che al momento della fuga dall'autostrada all'altezza del Villaggio Siv ci fossero dei materassi posizionati per facilitare la discesa dalla corsia sud. Un particolare che evidenzierebbe lo studio nei minimi particolari del colpo, ma che mal si concilia con l'intimazione con le armi nei confronti dei passanti in auto.
In una delle auto carbonizzate sono stati rinvenuti dei chiodi a più punte che sono serviti per forare le gomme del blindato e delle altre auto che seguivano in modo di paralizzare il traffico e avere il tempo necessario alla rapina. La confezioni di questi chiodi è di chiara origine artigianale. Una saldatura ad elettrodi che non richiede macchine dall'ingombro superiore (come nel caso della saldatura a filo continuo) e che, quindi, potrebbero essere avvenuta in un qualsiasi garage locale.
Tanti ancora gli aspetti poco chiari, quindi, nella vicenda, sui quali gli inquirenti in queste ore cercheranno di far luce.
NELLE FOTO DI ERCOLE MICHELE D'ERCOLE LE AUTO ANCORA A FUOCO SULL'A14 ALL'ALTEZZA DEL VILLAGGIO SIV