Si è avvalso della facoltà di non rispondere al Gip del Tribunale di Vasto, il sansalvese sospettato di essere il basista locale della banda autrice dell'assalto al portavalori sull'A14 di venerdì scorso. È Simone Di Gregorio, 35 anni, che per ora resta in carcere e che, pare, avesse in uso il garage di via S. Giuseppe. A difenderlo l'avvocato Antonello Cerella del Foro di Vasto. Per lui le ipotesi di reato di rapina a mano armata in concorso e favoreggiamento.
Di Gregorio è stato il primo a essere posto in stato di fermo dopo le ore concitate seguite all'assalto in autostrada. Qualche ora dopo era stato arrestato Vincenzo Costantino, 40 anni di Cerignola, che faceva l'autostop sulla Trignina all'altezza di Trivento, dopo l'abbandono, in mattinata, del Fiat Ducato sul quale fuggiva insieme ad altri due complici tuttora ricercati.
Le ricerche sono proseguita anche ieri, un elicottero della Polizia di Stato ha sorvolato il medio e alto Vastese nelle ore del primo pomeriggio.
Non vi sono ancora tracce dell'Alfa 75, sulla quale il resto della banda è fuggito con il resto del bottino. L'ammontare del furto è stato, intanto, leggermente aggiornato al rialzo dalle forze dell'ordine: 660mila euro più tremila franchi svizzeri.
In azione, quindi, un commando composto da elementi locali e 'in trasferta' dalla vicina Puglia. Non è esclusa l'ipotesi che altri sansalvesi possano aver partecipato all'assalto del blindato diretto in Molise.