Fraine, avvicendamento del parroco

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27/07/2006
Territorio
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FRAINE - La parrocchia di Fraine, nell'Alto Vastese, sta cercando di opporsi alla volontà dell'Arcivescovo di Chieti-Vasto, Monsignor Bruno Forte, che ha disposto l'avvicendamento del giovane parroco don Michele Persichitti. Anche i giornali locali hanno dato spazio alla notizia in questi giorni. Il sacerdote in questione dovrebbe lasciare la sua attuale parrocchia, dopo quasi dieci anni di servizio a Fraine, e trasferirsi altrove. Una cosa abbastanza usuale nel mondo clericale. Che una comunità di fedeli sia legata affettivamente al proprio parroco è sicuramente una cosa positiva, un segno che il sacerdote ha bene operato al servizio di quella parrocchia. Anche il fatto che numerosi fedeli abbiano firmato una petizione per opporsi al previsto trasferimento del parroco è un segnale positivo, di affetto e stima, che non può che aver fatto piacere all'interessato, ma probabilmente si sta un tantino esagerando. La Chiesa cattolica è un'istituzione gerarchia e come succede in questi casi c'è qualcuno che decide e qualcuno che deve necessariamente obbedire. L'obbedienza è anche uno dei voti solenni che ciascun sacerdote, nel momento dell'ordinazione, fa nei confronti dei propri superiori. Qui non si tratta di una disobbedienza da parte di don Michele Persichitti, ci mancherebbe altro, ma di un tentativo di ingerenza della comunità dei fedeli in questioni che, probabilmente, esulano dalle competenze della gente comune. Non abbiamo un'approfondita conoscenza della specifica situazione di Fraine, ma in generale l'atteggiamento di ciascun cattolico dovrebbe essere quello dell'accettazione, dell'obbedienza appunto. Monsignor Forte avrà avuto i suoi motivi per decidere l'avvicendamento del parroco di Fraine, motivi sui quali non è lecito sindacare. Proprio in considerazione delle eccezionali capacità del sacerdote, che è riuscito a farsi amare da tutti a Fraine in questi dieci anni di guida spirituale, forse il Pastore dell'arcidiocesi di Chieti-Vasto ha pensato di impiegare don Michele Persichitti in un'altra parrocchia, in modo che possa seminare e raccogliere frutti anche altrove. Molte volte non ci è dato di capire, bisogna semplicemente accettare e fidarsi di chi, sicuramente, è più avveduto di noi. Francesco Bottone

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