Rientra lo stato d’agitazione all’Rsa ‘San Vitale’ di San Salvo Marina. A riferirlo è l’assessore alle Attività produttive, Oliviero Faienza, che ieri mattina ha partecipato al vertice, tenutosi nella Prefettura di Chieti, alla presenza dei sindacati e di alcuni operatori della struttura.
La situazione era degenerata a fine novembre, quando, gli iscritti al Cobas non riuscirono a tenere la propria assemblea, per discutere delle difficoltà dei lavoratori, perché invitati a uscire.
Oggi gli animi sembrano rassenerati, ma i problemi restano e, dopo il vertice di ieri, sindacati e dirigenza si incontreranno a gennaio.
Nelle ultime settimane, il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, aveva incontrato prima i lavoratori e poi alcuni rappresentanti della società che gestisce l’Rsa. Questi ultimi hanno espresso l’intenzione di investire sul territorio acquistando l’immobile ora non di proprietà della Eukedos, anche se per la prima volta denuncia la carenza di posti letto occupati.
C’è disaccordo, invece, sulle mensilità arretrate. Secondo la società, l’unico ritardo ha riguardato la busta paga di ottobre, liquidata con tre giorni di ritardo. Davanti all’ingresso della struttura i lavoratori e il rappresentante Cobas Aly Soliman avevano denunciato il mancato pagamento di due mensilità.
I temuti licenziamenti dovrebbero essere 13 fra tutte le strutture gestite dalla società. A San Salvo sarebbero a rischio due posti nel settore amministrativo.
L’unica certezza, per ora, è il rientro dello stato di agitazione. A gennaio si aprirà un tavolo di confronto decisivo fra sindacati e azienda.