La sorpresa l’hanno trovata nella cassetta della posta e non sotto l’albero. Molti cittadini - circa 1.400 le cartelle inviate - di San Salvo hanno ricevuto nei giorni passati le cartelle esattoriali della Tarsu per presunte evasioni negli anni scorsi.
Negli uffici della Asso Servizi – la società incaricata della riscossione – le file di contribuenti in cerca di chiarimenti sono interminabili. E molta è anche l’esasperazione di chi ha ricevuto cartelle che vanno da svariate centinaia di euro a mille-duemila euro, come documentato dal servizio di sansalvomare.it.
Le richieste di pagamento arrivano sono il risultato dell’accertamento sulla tassa dei rifiuti (Tarsu) dal 2007 che ha rilevato incongruenze tra i dati catastali e i dati in possesso della società di riscossione. Una mancata corrispondenza che non fa differenze tra evasori totali e quei contribuenti che nel corso degli anni hanno pagato la somma dovuta (probabilmente frutto di un errore).
Intanto il Partito Democratico è intervenuto per chiedere al sindaco la sospensione delle cartelle e l’istituzione di uno sportello aggiuntivo in Comune dove i cittadini possano avere esaurienti spiegazioni.