Candidature in Abruzzo, in rivolta contro Casini i dirigenti dell'Udc regionale

Comunicata la decisione di 'autosospendersi' dal partito

Redazione
14/01/2013
Attualità
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L'orientamento di candidare ai primi posti in lista Giorgio De Matteis (già Mpa) e Nicolettà Verì (in quota Pdl) provoca la rivolta della dirigenza abruzzese dell'Udc che mette nel mirino le scelte del partito nazionale ed in particolare del suo leader Casini e, così, dirigenti e amministratori abruzzesi dell'Udc hanno comunicato la propria decisione di autosospensione.

La scelta è dei comitati provinciali Udc di Chieti, L'Aquila, Pescara e Teramo, dei sindaci, amministratori provinciali, comunali e degli enti pubblici locali del partito centrista, riuniti in assemblea plenaria ieri a Pescara.

Al termine della riunione è stato stilato un documento. «L'individuazione dei candidati Udc alla Camera e al Senato nella circoscrizione abruzzese, così come trapelato dagli organi di stampa in quanto non ancora comunicata ad oggi ufficialmente dagli organi nazionali del partito, non è stata assolutamemte rispettosa delle indicazioni date dai Comitati e dalle Direzioni provinciali - vi si legge -. Tale scelta si pone in netta contraddizione con la volontà manifestata dal leader nazionale Casini di reintrodurre le preferenze, criterio questo dall'Udc abruzzese sempre sostenuto, proprio al fine di ripristinare il corretto rapporto democratico tra gli eletti e gli elettori. I capolista alla Camera e al Senato, così come indicati dagli organi di stampa, sono a tutt'oggi espressioni di altri partiti tutt'ora in maggioranza nel Consiglio regionale. Aderendo alla tesi del leader nazionale, non siamo disponibili ad accettare e perorare la causa politica degli opportunisti dell'ultima ora».

Da qui la decisione di autosospendersi, con riserva di assumere ulteriori iniziative politiche, qualora il segretario nazionale Cesa e il presidente nazionale Buttiglione non dovessero convocare gli organismi di partito al fine di fornire chiarimenti e motivazioni in ordine alle scelte.

Duro, infine, l'attacco a Casini. La rappresentanza abruzzese dell'Udc parla apertamente di «ennesimo tradimento dell'Abruzzo da parte dell'on. Casini che si assumerà la responsabilità della mancata elezione dei candidati sia al Senato che alla Camera. Peraltro già 5 anni fa Casini penalizzò l'Abruzzo scegliendo Ferdinando Adornato al posto di Rodolfo De Laurentis».

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