Era capace di intendere e di volere il giovane di San Salvo accusato dell'omicidio della pensionata Albina Paganelli, avvenuto alla vigilia di Ferragosto nell'abitazione di quest'ultima in via Fedro, al centro di San Salvo.
Queste le conclusioni dei periti dopo l'incidente probatorio con il 28enne Vito Pagano unico accusato del delitto. La ricostruzione dell'episodio ha portato a questa soluzione.
Per Vito Pagano, dunque, si potrebbe presto concretizzare il rinvio a giudizio con l'accusa di omicidio volontario.
I periti che si sono occupati della valutazione delle condizioni psichiche di Pagano sono stati per la difesa il professor Vincenzo Vecchioni, medico legale di Campobasso, per la pubblica accusa (pm Giancarlo Ciani ed Enrica Medori) il docente dell’Università La Sapienza di Roma Stefano Ferracuti, mentre la parte civile ha affidato l’esame al medico legale Cristian D’Ovidio e al professor Massimo Di Giannantonio.
Albina Paganelli venne uccisa la notte del 14 agosto nella sua casa, colpita al corpo da 18 coltellate.