La scelta, fatta dal Comune di San Salvo, di individuare gli scrutatori per le prossime elezioni politiche usando il solito metodo delle nomine da parte dei membri della commissione elettorale non è piaciuta per niente al locale circolo di Sinistra ecologia e libertà. Dal partito arriva infatti una forte condanna verso la decisione dell’Amministrazione, che a suo dire non avrebbe tenuto conto della difficile fase che molti cittadini si trovano ad affrontare.
«In un momento di grave recessione economica, di crisi dei mercati e del lavoro, di aumento della disoccupazione e di forte disagio sociale, riteniamo che sarebbe stato
il caso di far svolgere questa attività, anche attraverso un sorteggio, a chi oggi sta pagando il prezzo più alto della crisi, come disoccupati, studenti, cassintegrati,
precari e pensionati», spiegano in una nota.
Ciò, precisano, non avrebbe risolto i problemi economici di questi soggetti ma «avrebbe dato loro un segnale di vicinanza da parte di questa Amministrazione e delle forze politiche che la compongono».
Dopo aver fatto notare che molti centri della zona hanno optato per il metodo del sorteggio, il circolo di Sel aggiunge: «Riteniamo che il criterio delle «‘nomine personali’, pur se riconosciuto dalla legge, sia solo un modo per operare un clientelismo becero e da prima Repubblica». Per questo Sel auspica che almeno le nomine «siano ricadute su disoccupati, studenti, cassaintegrati, precari e pensionati» e chiede al sindaco e alla commissione elettorale di rendere pubblici i nominativi degli ottanta scrutatori.