Contro la scelta del Comune di adottare il sistema delle ‘nomine’ da parte della Commissione elettorale per individuare gli scrutatori per le prossime elezioni politiche si scaglia anche Rivoluzione civile. Da questa sera fino al 21 febbraio il movimento raccoglierà le firme di tutti coloro che non sono d’accordo con la decisione presa dall’Amministrazione. Chi vuole aderire a questa forma di protesta può recarsi nella sede di Rivoluzione civile, in via Roma 54, dalle 19 alle 20.
La sezione locale del movimento guidato da Ingroia aveva infatti chiesto, con una lettera protocollata con allegate le firme di diversi cittadini, di tenere in considerazione la situazione economica attuale e di favorire i disoccupati e gli inoccupati nella nomina degli scrutatori. Qualora questo non fosse stato possibile suggerivano di ripiegare sul sorteggio per garantire la trasparenza dell’operazione.
«La richiesta è stata inviata al sindaco Tiziana Magnacca, al presidente del Consiglio comunale Eugenio Spadano e alla Commissione elettorale - spiegano in una nota -. Abbiamo ricevuto una telefonata da un addetto del Comune che ci ha informato che gli scrutatori erano già stati nominati con un criterio scelto dalla Commissione elettorale, legittimo, ma non apprezzabile». Anche dal Sindaco, precisano, era arrivata verbalmente la conferma che la Commissione elettorale aveva deciso il sistema da adottare. «Non abbiamo ricevuto nessuna risposta dalla Commissione elettorale ma abbiamo preso visione di quella, per noi insufficiente, data al comunicato di Sel da parte del consigliere Battista (membro della Commissione)».
«Non possiamo accettare un sistema di nomine non trasparente che distingue le persone in base alla conoscenza del politico di turno – attacca Rivoluzione civile -. Anche San Salvo, come in tanti comuni d’Italia e nella vicina Vasto, avrebbe potuto cogliere l’occasione per cambiare un sistema di vecchia politica e per restituire credibilità alle istituzioni».
Per questo il movimento ha deciso di farsi portavoce del malumore di tutti coloro che non condividono la scelta dell’Amministrazione: da oggi fino al 21 febbraio raccoglieranno le firme di quelli che dissentono dal metodo delle nomine e il 22 le depositeranno in Comune, con l’auspicio che almeno per il futuro il sistema cambi.