Isola ecologica, per il Comune l’ubicazione scelta è l’unica che soddisfa la normativa

Il sindaco Magnacca risponde alle critiche della Cia: «È un inutile allarmismo»

a cura della redazione
20/02/2013
Attualità
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Parla di «inutile allarmismo» il sindaco Tiziana Magnacca rispondendo alle critiche del vicepresidente della Confederazione italiana agricoltori (Cia), Giuseppe Torricella, che giorni fa aveva attaccato la decisione del Comune di San Salvo di posizionare la nuova isola ecologica vicino alla sede della cooperativa Euro Ortofrutticola del Trigno.

In una nota in cui si precisa che ci sono stati incontri sia con la Cia che con la cooperativa per parlare della questione, il primo cittadino spiega che «la decisione che stiamo prendendo è la conseguenza della colpevole responsabilità di chi negli anni passati ha consentito l’utilizzo di un’isola ecologica priva di autorizzazioni, tanto da chiedere la scorsa estate l’intervento della magistratura e del Noe dei Carabinieri». L’Amministrazione, ha assicurato la Magnacca, si è presa un impegno diretto e responsabile per quanto riguarda la modalità di gestione, che sarà rigorosa e rispettosa delle leggi. E aggiunge: «Si tratta di un’isola ecologica e non di una discarica».

«La scelta di posizionarla nella zona industriale è rispettosa di quanto prescrive il decreto del 2008 sugli Ecocentri», precisa il sindaco, sottolineando che è in quest’area industriale che si trova la cooperativa «e non in una landa isolata e protetta dal cielo e dalla terra da qualsiasi agente atmosferico».
Il sito individuato, prosegue, è «l'unico che ha le caratteristiche previste: destinazione urbanistica, accessibilità per i cittadini, sistema viario adeguato. La localizzazione in altre zona della città impatterebbe con la presenza di abitazioni, e si è scelto di delocalizzare anche rispetto a quella istituita dalle precedenti amministrazioni».

In seguito al sequestro della vecchia isola, fanno notare dal Comune, la raccolta differenziata viene gestita in maniera emergenziale con conseguenti disagi e gravi danni economici, che peseranno sulle tasche dei cittadini. Viene quindi sottolineata la necessità di procedere speditamente con questo progetto per assicurare alla popolazione un luogo in cui conferire i rifiuti ingombranti.

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