Il Comune di San Salvo ha assegnato venti borse lavoro per l’attività di distribuzione dei pasti nei refettori scolastici. Con questo progetto l’Amministrazione ha voluto prendere maggiormente in considerazione, rispetto al passato, i bisogni reali dei cittadini.
«Abbiamo abbassato il reddito minimo necessario per accedere ai benefici – spiega il sindaco Tiziana Magnacca – e abbiamo attribuito un punteggio maggiore ai soggetti con esperienza lavorativa nel campo della somministrazione pasti e ai soggetti con minori a carico». La graduatoria è stata formulata attraverso la verifica di criteri più seri ed eliminando qualsiasi sacca residua di clientelismo, precisano aggiungendo che l’azione di controllo è stata effettuata dal servizio Personale del Comune.
Sono stati ammessi venti addetti, che a turno saranno chiamati a prestare la propria opera. Dal 1° marzo in undici sono stati assegnati ai vari refettori, affiancati per quattordici giorni dalle operatrici precedenti.
«Non si può parlare di famiglia se poi non mettiamo in campo azioni concrete e soprattutto più eque per chi è più svantaggiato», ha commentato l’assessore alle Politiche sociali Maria Travaglini.