Richiesta di proroga fino al 2020 per le concessioni balneari sulle spiagge abruzzesi

L'assessore regionale Di Dalmazia spiega i passaggi in virtù della Direttiva Bolkestein

a cura della redazione
27/03/2013
Attualità
Condividi su:

La Direttiva 'Bolkestein' dell’Unione Europea, quella relativa alla liberalizzazione per le concessioni balneari, può attendere.

La Regione Abruzzo, e nello specifico il Servizio Politiche Turistiche, ha emanato gli indirizzi amministrativi per la richiesta di proroga fino al prossimo 2020 delle concessioni demaniali a fini turistici.

È quanto ha reso noto l'assessore regionale al Turismo, Mauro Di Dalmazio.  Un percorso, a livello amministrativo, che si è messo in moto dopo che il Parlamento ha deciso di convertire in legge il decreto che fissa al 31 dicembre 2020 la proroga delle concessioni in attesa che la disciplina nazionale si adegui alle indicazioni dell'Unione Europea.

In base alla legge, i titolari di concessioni demaniali a fini turistici potranno chiedere la proroga della concessione in essere fino alla fine del 2020. In Abruzzo il provvedimento interessa oltre 800 imprese balneari con un rilevante ritorno in termini occupazionali.

«Gli indirizzi della Regione - ha evidenziato l'assessore Di Dalmazio - si rendono necessari per uniformare l'applicazione della proroga fino al 2020 sul territorio costiero della Regione. Nella fase più delicata della vertenza demanio, la proroga stabilita nel Decreto Sviluppo non risolve le problematiche delle imprese balneari e dei balneatori, ma permette di stabilire, senza l'assillo di scadenze a breve, un percorso politico e amministrativo con l'Unione Europea in grado di tutelare le migliaia di imprese turistiche balneari italiane che rappresentano l'ossatura del sistema turistico».

L'atto di indirizzo è stato inviato a tutti i Comuni costieri e contiene una traccia, a titolo di suggerimento, del provvedimento di proroga.

Leggi altre notizie su SanSalvo.net
Condividi su: