Autovelox nascosti, continuano le imboscate sulla Trignina

L'uscita per la fondovalle Treste il tratto incriminato

Francesco Bottone
11/04/2013
Attualità
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I Comuni di zona, è ormai un fatto noto e acclarato, utilizzano gli autovelox solo ed esclusivamente per fare cassa. Altrimenti non si spiegherebbe quanto fotografato nella mattina di ieri sulla fondovalle Trigno, all'altezza dello svincolo per Cupello. L'immagine, scattata da un automobilista in transito intorno alle ore 11.45, è eloquente e più efficace di mille parole. Per le autovetture che provengono da Vasto in direzione Isernia, quelle sulla sinistra in foto, l'autovelox così come è stato posizionato è assolutamente invisibile. In questo modo non si fa nessuna prevenzione, perché gli automobilisti non vedono la macchinetta e dunque non rallentano, mentre si fa cassa, sanzionando centinaiai di ignari cittadini.

Oltre alla posizione dell'autovelox, praticamente nascosto, bisogna notare anche la posizione dell'agente della Municipale. Anche il vigile urbani, infatti, risulta occultato alla vista di chi provenie da Vasto, anche perché l'abbondante segnaletica verticale rappresenta un ottimo riparo. Dell'autovettura di servizio, ovviamente, non c'è traccia, nonostante le normative vigenti prevedano che debba essere ben visibile, addirittura accessoriata con dispositivi luminosi che segnalino il servizio di controllo della velocità in atto.

E' inutile sottolineare che si tratta di un servizio illegale, perché non rispetta le normative vigenti in materia. Una furbata, un'imboscata in piena regola, che nessuno vede. Possibile che ieri mattina, sulla fondovalle Trigno, non sia passata nemmeno una pattuglia delle Forze dell'ordine che abbia potuto notare il servizio autovelox imboscato? Secondo i tutori della legge, secondo la Procura di Vasto, che è competente per territorio, un servizio di controllo effettuato secondo quelle modalità è possibile? E' tutto legale? Giriamo la domanda anche al presidente del comitato Pro Trignina, Antonio Turdò, l'unico che cerca di combattere l'andazzo degli autovelox imboscati.

In chiusura va segnalato che il vigile urbano, comandato di servizio da un superiore o dal sindaco, non ha alcuna colpa, anche se a dirla tutta potrebbe rifiutarsi di porre in essere una imboscata al posto di un regolare servizio di controllo della velocità. Un ordine illegittimo non si esegue, così ci hanno insegnato.

La responsabilità va cercata in capo ai sindaci del Comuni di zona, quelli che si riempiono la bocca di parole contro la crisi economica, che parlano un giorno sì e l'altro pure di solidarietà, che spesso sono esponenti di spicco del Pd, candidati addirittura al Parlamento, e che poi invece ordinano ai propri agenti della Municipale di fare delle imboscate agli automobilisti solo per fare cassa, per raccattare euro dalle tasche dei cittadini già tartassati.

E ciò che fa veramente incazzare, è che il tutto avviene nel più assoluto disinteresse di chi invece dovrebbe tutelare proprio i cittadini e, magari, anche far rispettare la legge.

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