Un’intera giornata trascorsa a stretto contatto con la natura quella di domenica 21 aprile, una giornata indimenticabile! Un percorso che ha coperto un Sito d’Interesse Comunitario (S.I.C) addentrandoci nella Macchia Nera Colle Serracina (tra Mafalda e San Felice del Molise).
I compagni di viaggio…il bel tempo, il clima mite ed i soci ed amici del Centro Studi Montagna Vastese e Valle del Trigno, hanno creato quel trittico naturalistico ideale che mi ha portato a scoprire quella flora che albeggia in quei luoghi che tranquillamente ma ‘passivamente’ si percorrono nei periodi di vacanza o per un week end lontano dalla città. Luoghi salubri ma che non celano tracce del passaggio dell’uomo; luoghi naturali dove madre natura si esprime nelle forme e nei colori che solo l’occhio umano può fotografare ed imprimere nella mente; siti ecologici dove si ha a portata di mano tutto ciò che occorre per un sano e corretto stile di vita. La Flora….quelle piante, quei fiori, quei frutti che con le loro proprietà, tutt’oggi, prevengono e curano gran parte dei malanni, che sono sempre più utilizzati in cucina; infusi, creme, decotti, pomate, essenze e ancora piante raccolte e lavorate per arricchire di sapori e valori nutritivi i nostri piatti. Riconoscere le piante sotto questo profilo ed approfondire la curiosità entrando più nei dettagli, può costituire l’input per far sbocciare una passione. L’Associazione Centro Studi della Montagna Vastese e della Valle del Trigno con la preziosa partecipazione del Prof Gildo Giannotti dell’Istituto Agrario di Larino hanno realizzato un percorso naturalistico dove la maestrìa del Professore e la conoscenza del Presidente dell’Associazione ,Ivan Serafini hanno dato prova che una lezione ‘on the road’ dove la teoria e la pratica si fondono, ha la sua efficacia. Una sorta di laboratorio all’aperto dove lo studio delle piante, il tatto e l’assaggio fanno comprendere come la Natura è a disposizione dell’uomo apportandone benefici e , al tempo stesso, mettendolo in guardia dai suoi ‘figli’nocivi.
Non è mancato il momento conviviale dove i soci hanno offerto prodotti del territorio e di produzione propria dalla frittata agli asparagi a quella alle ortiche; dal pane alla rucola alla ventricina e salsicce; dall’olio e vino alle crostate alle ortiche realizzate da Elena Falcucci e Nicoletta Radatta che ha avuto l’ardìre di cogliere a mani nude le ortiche… ..e ciò dimostra come la natura possa essere un segmento naturale della propria persona.
Per fortuna che esistono gruppi associativi che per passione ed attaccamento al proprio territorio si impegnano, gratuitamente, con costanza e caparbietà nella tutela , valorizzazione e promozione del patrimonio culturale, affrontando sfide per contribuire alla rinascita economica e turistica di un territorio. Occorre una grande forza, occorre una rete attiva di collaborazioni tra i paesi e le realtà del territorio, occorre coesione, occorre contribuire, per il perseguimento di un obiettivo che non è esigenza di pochi ma di tutta una popolazione. L’impegno dei soci del Centro Studi Montagna Vastese ,cosi come quello di tante altre associazioni presenti sul territorio molisano ed abruzzese deve essere inteso come un’attività vera e propria rivolta a mantenere viva l’identità dei propri luoghi e ciò deve necessariamente essere supportato e condiviso da enti, istituzioni, pubblici e privati che , a onor di gloria, allestiscano quella vetrina che non è costituita solo da prodotti enogastronomici, ma anche da testimonial che non si possono esportare ma che sono qui ,radicati , in attesa che vengano osservati, ammirati ,visitati da un fiume umano.
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