Dopo il duro risultato dell’andata, 3-1 per la Teate, la strada era tutta in salita: ma tutta la società della BTS, si è stretta intorno ai suoi atleti: dai dirigenti, agli allenatori, fino ai piccoli atleti della BTS, giunti in massa da San Salvo, per sostenere i loro campioni. Ma stavolta, l’inchiostro per riscrivere la storia, era finito(cit. Di Croce M.).
Alla Teate basta aggiudicarsi due set per conquistare il titolo: un bellissimo primo parziale, condotto sempre in vantaggio dalla BTS, buttato via in pochi istanti: dal 18-20 per i sansalvesi, si pasa al 23-20 per i padroni di casa, che non perdonano, e beffano la TCM sul finale, fermandola sul 25-21. Nel secondo set, dopo qualche minuto di sostanziale parità, la partita si avvia su un binario a senso unico, condotto magistralmente dal capitano teatino Simone D’Onofrio: suo lo score decisivo in battuta, che trascina la TCM nel baratro. A nulla servono i due time out, quasi consecutivi di Mister di Cesare. I ragazzi, hanno mollato. Lo si legge nei loro occhi, nelle leggerezze in campo dettate dal nervosismo, da quella voglia di reagire che non riesci a concretizzare, dagli spalti ammutoliti. È passerella per la Teate, che concede un sussulto nel finale, dove illude la BTS, che riesce a colmare un gap di oltre dieci punti e a riportarsi sotto per 20-23. Ma oramai è troppo tardi. Guidati dalla classe cristallina del loro palleggiatore e capitano D’onofrio S., e dal talentoLalloni R., la Teate chiude i conti, anche qui per 25-21. E i campioni Regionali sono loro. Ancora una volta.
Non starò a dire "bravi lo stesso, un bel risultato essere arrivati qui". Non posso farlo perché non sarei corretta, nei confronti del pianto di Cinquina, della faccia tirata del capitano, della delusione di tutti per non essere riusciti ad esprimersi come fatto finora, per quei muri mancati, per le lacrime nascoste di Colamarino, che in campo non lo avevamo mai visto così agguerrito e determinato. Quando gioca dà l’impressione che tutto gli scivoli addosso, che ogni punto sia quasi troppo facile da fare che non valga la pena festeggiare. Invece oggi ha lottato come un leone, si è preso la responsabilità di tutti i palloni, (ovviamente intendiamo in attacco e battuta n.d.r.), per quella promessa non detta fatta a papà, che oggi, anche se torna a casa con una medaglia d’argento, ha di che essere orgoglioso del proprio ragazzo.
Non dirò neanche “si poteva fare meglio”, ma non per presunzione: la Teate ha meritato di vincere e facciamo loro i dovuti complimenti, oggi sono stati più forti. Quel che voglio dire ai ragazzi, è che questo non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza, dal quale trarre le forze e l’entusiasmo, per fare meglio. Per non accontentarsi di essere arrivati lì. Per continuare a sognare, per continuare a mettere passione e impegno, per continuare a volare…. Perché lo Sport è soprattutto questo: sudore, passione e sacrificio, quello che spinge la gente ad essere migliore, ad imparare i valori importanti della vita, che al giorno d’oggi sembrano dimenticati.
Il terzo set è quello più difficile: oramai non c’è nulla in ballo, bisogna solo portare a termine la gara con onore. Ma quanto è difficile esultare anche per un muro stampato sui piedi, o per un attacco sui tre metri. Quanto è dura fingere indifferenza, cercare di caricare i compagni, quando dentro sai che tutti i sacrifici fatti fino ad ora, ti hanno permesso di sfiorare il sogno che hai cullato da settembre fino ad oggi, per poi vedertelo strappare via così. L’andamento del secondo set, aveva mestamente preparato tutti alla triste conclusione, tanto che alla vittoria della Teate, non vi sono stati particolari “sussulti emotivi”, ma chi vi scrive, non ha potuto fare a meno di commuoversi, ad una frase del capitano sansalvese durante il terzo parziale: “ragazzi fino alla fine”.
Una frase che racchiude tutto, tutto ciò che un capitano deve essere. Soprattutto perchè non sono state solo parole. La sua grinta e la sua carica, sono emerse più di prima, si è caricato la squadra in spalla, e l’ha condotta fino alla fine, arrabbiandosi se qualcuno non si buttava su un pallone, o per un appoggio fatto male, lui, che sui tabellini è sempre agli ultimi posti per i punti in attacco, perché non gli alzano la palla troppo spesso, perché al palleggiatore vengono “impartite” direttive diverse, lui che dopo il primo muro inizia a fare pallonetti, oggi, se l’è giocata fino alla fine, tirando ogni pallone, e mettendolo a terra.
“Qualcuna” aveva messo in discussione la sua carica di capitano. Adesso, se l'è ripresa, quella striscia bianca, è impressa indelebilmente sul suo petto. Dopo oggi non è più "Ortolano Manuel, 6, grazie". Oggi, per tutti i piccoli atleti della BTS accorsi a fare il tifo, oltre ad essere un esempio di ATLETA, e di UOMO, è semplicemente “Il Capitano”.
La Teate Volley vince la finale di ritorno per tre set a zero. La TCM Group BTS San Salvo, termina il suo percorso, nel campionato Under 19 Regionale Maschile, al secondo posto.
Le finali Nazionali, toccherà guardarle da casa. Da spettatori.