La putéche de Innarill' compie 105 anni

Un esempio di buona gestione familiare

Michele Molino
03/07/2013
Tradizioni
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Uno dei negozi più antichi della nostra città e che quest’ anno compie 105 anni  di vita è
la putèche di Innarìll’ (la bottega di Gennarino), situata da sempre in piena curva lungo Corso Umberto 1°.
E’ emozionante vedere da 105 anni le serrande del negozio ancora aperte per i clienti.
Ad avviare nel 1908 il piccolo negozio è stata la signora Giuseppina Cupaioli (zà Giusuppéne) moglie di Angelo Cilli, fratello di Gennaro che tutti chiamavano Innarìlle (Gennarino).
La “puteche” disponeva di pochi generi alimentari: pasta, baccalà, sarde sotto sale, riso, fagioli, ceci,  ammoniaca, cedrata, carta straccia, spaghi, pepe. La pasta esposta entro sacchi di juta, si vendeva sfusa.
Zia Giuseppina pesava gli alimenti su una bilancia a due piatti e con i pesi.
San Salvo contava poco meno di 2000 abitanti.
Nel paese oltre al suo esistevano altri tre piccoli negozi: Filicìlle, Zì Nicòle, Màste Véte.
(Dell’ anno 1908 (6 anni prima della 1a  Guerra Mondiale) si ricordano alcuni eventi: l’Italia che entrava in rapporti tesi con l’Austria,  il terremoto di Messina, il primo volo in pubblico dei fratelli Wright, la nascita della festa della donna, la nascita del fumetto italiano, la nascita di Amintore Fanfani, di Anna Magnani, di Cesare Pavesi, di Giovannino Guareschi).
Dopo la scomparsa di Giuseppina, divenne  titolare del negozio suo figlio Rodolfo, che lo trasformò in una sorta di emporio, dove si  trovava di tutto, anche bombole di gas.
Rodolfo, purtroppo, morì giovane, a 34 anni.
Successivamente, il negozio passò in gestione alla moglie di Rodolfo, Iolanda Tascone, infaticabile lavoratrice, che accontentava i clienti nel miglior modo possibile, incrementando la vendita.
Nel 2002 anche Iolanda lasciò questo mondo e assunse la titolarità del negozio,  la nipote Rosa figlia di Vitale Ciavatta e di Giuseppina Cilli.
Fino ad oggi è lei a curare l’andamento del negozio, dove si può comprare di tutto un po’: merceria, abbigliamento, intimo, gomitoli di lana, scope, aghi,  ecc.
Sul muro d’ ingresso c’ é una insegna molto caratteristica, sulla quale è scolpito l’ anno della “fondazione”: 1908 e il nome: La putéche de Innarìll’.
Il  negozio è l’ orgoglio di tutta la comunità sansalvese, in quanto rappresenta un esempio di buona gestione familiare e commerciale.
La proprietaria della storica “putéche”, meriterebbe una menzione speciale.
Speriamo che qualcuno cominci a pensarci.

 

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