Salgono a cinque gli arresti eseguiti dai Carabinieri di Vasto nel corso delle indagini sulla rapina al portavalori 'Aquila' avvenuto lo scorso dicembre sull’autostrada A14, nel tratto compreso tra i caselli di Vasto Nord–Casalbordino e Vasto Sud–San Salvo-Montenero di Bisaccia.
Le investigazioni, dirette dai pubblici ministeri Enrica Medori e Giancarlo Ciani, avevano già portato alla concretizzazione di provvedimenti di arresto nei confronti di Vincenzo Costantino, Simone Di Gregorio e Cono Surace oltre ad un quarto uomo, arrestato per un altro reato e poi coinvolto nell'episodio.
Erano stati anche recuperati una somma complessiva di € 270.000 circa, alcuni fucili a pompa, due kalashnikov e vario munizionamento utilizzati dai malavitosi per il violento assalto.
L’ultimo atto restrittivo è scaturito nella giornata di ieri: il Nucleo Operativo dei Carabinieri di Vasto eseguiva il decreto di fermo emesso dalla Procura di Vasto a carico di Antonio Patruno, 40 anni di Cerignola, ritenuto uno degli esecutori materiali della rapina. I militari di Vasto, in collaborazione con quelli di Cerignola, nella tarda serata di ieri, dopo molte ore di appostamento nei pressi della sua abitazione, hanno tratto in arresto Patruno, il quale, alla vista degli uomini dell'Arma, tentava la fuga, ma veniva bloccato per essere poi trasferito presso la Casa Circondariale di Foggia.
Il fermo, sottolinea il procuratore capo Francesco Prete, è stato disposto in quanto le investigazioni, che già fornivano un quadro probatorio solido, venivano suffragate da specifici accertamenti tecnici eseguiti presso il Ris Carabinieri di Roma sulle tracce genetiche rinvenute su un fucile e compatibili con quello del 40enne pugliese.
Le indagini continuano alla ricerca di ulteriori elementi. Gli indagati dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di concorso in tentato omicidio aggravato, rapina, detenzione e porto abusivo di armi da guerra e parti di essa, ricettazione e incendio doloso.