GISSI - L'amministrazione provinciale di Cheti sta provvedendo alla sistemazione di lunghi tratti della fondovalle Treste, e proprio ieri mattina (5 settembre) sono stati convocati a Chieti gli amministratori locali dei comuni interessati per fare il punto sulla situazione ed ascoltare suggerimenti e proposte. Nelle scorse settimane la Comunità Montana Medio Vastese, con sede in Gissi, aveva prodotto una delibera con la quale chiedeva tra l'altro all'amministrazione provinciale di ''continuare la sistemazione in atto, riducendo la larghezza della strada allo scopo di riuscire a realizzare più chilometri con le somme a disposizione''. Proprio su questo argomento del restringimento della carreggiata è intervenuto il consigliere della comunità montana Medio Vastese, Antonio Colonna, capogruppo della Margherita, con un documento condiviso nella sostanza dal consigliere Antonio Ottaviano dello stesso gruppo politico. Il capogruppo della Margherita chiede al presidente Remo Carilli la revoca della precedente delibera, in quanto in contrasto con le vigenti disposizioni ministeriali in materia stradale. In base alla normativa richiamata dal consigliere Colonna infatti, una strada extraurbana secondaria come la fondovalle Treste deve avere obbligatoriamente una larghezza complessiva di 9,50 metri. ''Una strada con caratteristiche diverse, come proposto nella delibera, non garantirebbe minimamente i requisiti di sicurezza'', afferma il capogruppo della Margherita. Dopo aver bocciato, perché in contrasto con le norme vigenti, la deliberazione della Comunità Montana presieduta da Carilli, il consigliere capogruppo Antonio Colonna avanza la sua proposta, che è quella di tutto il gruppo della Margherita. Sollecita l'amministrazione provinciale ad appaltare i lavori di sistemazione del quarto lotto, già inseriti nell'elenco annuale 2006 e soprattutto ad ''intervenire procedendo alla redazione di un progetto organico (quinto lotto) che partendo dall'innesto della S.P. 184 con la S.S. 86, si estenda fino a comprendere il tratto che attualmente crea maggiore disagio all'utenza, ubicato in corrispondenza del santuario di San Michele, nel territorio del comune di Liscia''. In sostanza si propone una rimodulazione dei fondi del Patto Territoriale Trigno Sinello, con una somma di 3,5 milioni di euro da utilizzare nel cosiddetto quinto lotto, quello che dovrebbe servire i comuni di Fraine, Roccaspinalveti, Carunchio e quindi tutto il territorio dell'Alto Vastese con lo sbocco verso la fondovalle Sangro. Un'interessante proposta quella della Margherita, di cui si è discusso ieri nel corso della riunione con i sindaci presso la sede della Provincia. Francesco Bottone