Gennaro Biondelli , pescivendolo da 50 anni

"Amo San Salvo più della mia Termoli"

Michele Molino
09/11/2013
Attualità
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Gennaro Biondelli, termolese, era ragazzino quando ha iniziato a vendere il pesce. Non era mai stato a San Salvo, ma  ne  sentiva parlare come  un paese di contadini ai quali, però, non mancava  la “lira in tasca”. In passato i  sansalvesi non hanno mai sofferto la fame atroce. Quasi tutte le famiglie avevano il  campicello da coltivare. Ceci, fagioli, vino, grano e olio non sono mai venuti a mancare nei  deschi. Nel 1953 Gennaro Biondelli, apre, infatti,  una pescheria in piazza Marconi.  Nel 1978 trasferisce  il suo banco di vendita nel mercato coperto di San Salvo. Da allora a oggi non ha mai lasciato la sua  attività di pescivendolo.
“ Mi piace San Salvo - ha affermato Gennaro - amo la  popolazione sansalvese perché  è gentile ed educata. San Salvo è nel mio cuore. Mi sento più di appartenere a San Salvo che a Termoli, il paese dove sono nato e vivo.  San Salvo mi ha permesso di fare un lavoro che io amo. Ho dei ricordi bellissimi. Mi ricordo che vendevo il pesce su una vecchia bilancia con i pesi di ottone. Le buste ancora non esistevano. Mettevo il pesce dentro fogli di carta gialla, che acquistavo a 20 lire il pacco. Sento che la gente mi vuole bene.  Da mezzo secolo  vengo a vendere il pesce a San Salvo. Solo la domenica e il lunedì non vengo”.  Gennaro ha 69 anni e non vuole sentire parlare di pensione. E’ troppo attaccato al suo lavoro. ” Sono ancora giovane - ha aggiunto -  perciò  non ho nessuna intenzione di lasciare il mestiere di pescivendolo. E’ il mestiere più bello del mondo.  Non smetterò fino a quando le forze mi asseconderanno”.
Terminata  la conversazione, Gennaro con  uno spiccato  accento termolese ricomincia a gridare:  Pesce fresco!  
 

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