Contenzioso Icea: il consiglio non prende atto, ma le domande restano

Ieri discussione accesa sull'argomento

Orazio Di Stefano
28/11/2013
Attualità
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Il Consiglio comunale di ieri ha finalmente discusso della nota soccombenza del Comune contro l’Icea per circa 3.800.000 (tremilioni e ottocento mila) euro. L’ha fatto, però, per una questione pregiudiziale posta sulla variazione di bilancio dal centrosinistra, che ha praticamente detto alla maggioranza di centrodestra: ora che la sentenza è stata protocollata (alle 17,43 del 21 novembre scorso) non potete ignorare questo debito e dovete metterlo in bilancio. Il centrodestra, rimasto solo in aula, ha preferito approvare la delibera di assestamento senza inserire il grosso debito, pur dichiarando che l’iter di riconoscimento è iniziato e che, quindi, nei trenta giorni previsti dal regolamento di contabilità, sarà riconvocata una seduta per discutere della questione e prendere atto del debito. Il sindaco non ha omesso di far notare che la delibera di riconoscimento dovrà per legge contenere chi è responsabile di questa “tragedia” (il termine lo prendo a prestito dall’unico documento che i gruppi di maggioranza hanno emesso, sia pure con la profonda dissociazione di Fabio Raspa) e che, come gli stessi gruppi hanno “suggerito”, sarà investita la Corte dei Conti. Dunque della vicenda Comune c. Icea, iniziata un quarto di secolo fa, si tornerà a discutere e deliberare. Siamo solo agli inizi della fine e le risposte chieste dalle 5 Stelle (e da chi scrive) arriveranno, come è giusto che sia, per una vicenda che segnerà i bilanci del Comune e della stessa città. Anche se nella seduta di oggi non si è preso atto della sentenza, le domande che meritano risposte sono almeno diciotto.

'Quelli di prima' avranno almeno nove domande cui rispondere.
1) Fu giusto inaugurare una lottizzazione collettiva alla Peep della Marina, coinvolgendo solo l’Icea?
2) Fu giusto affidarle le opere di urbanizzazione?
3) Come fu ricambiata quella scelta politica?
4) Chi sbagliò la procedura espropriativa, tanto che la sentenza di oggi parla chiaramente di 'risarcimento del danno'?
5) Fu giusto l’ingresso in politica dei tre principali dirigenti dell’Icea?
6) Fu giusto defenestrare il presidente del Consorzio eletto in Consiglio Comunale?
7) Si costituì sempre il Comune, anche nell’ultimo grado di giudizio del giudice amministrativo?
8) Perché non furono escusse le polizze fideiussorie che garantivano il Comune dalle obbligazioni dell’Icea?
9) Perché non si trovò l’accordo col Consorzio?

'Quelli di adesso' avranno almeno altrettante domande cui rispondere.
10) È mai possibile che l’avvocato del Comune, saputo della sentenza, non abbia alzato il telefono per chiamare il sindaco in carica e dirle del fatto?
11) È mai possibile che il sindaco, saputo della sentenza dal nostro sito, non abbia alzato il telefono, per chiamare l’avvocato del Comune e chiedergli se ciò corrispondesse al vero?
12) Perché il sindaco, dopo aver saputo della sentenza dal nostro sito, ha prima convocato e poi annullato la conferenza stampa?
13) È mai possibile che l’avvocato del Comune, ricevuta la notifica della sentenza il 13 novembre scorso, l’abbia spedita dopo una settimana, senza sentire il bisogno di anticiparlo al sindaco?
14) È solo una coincidenza che alle 17 del 21 novembre si chiuda la Commissione bilancio ed alle 17,47 arrivi all’ufficio protocollo la sentenza notificata?
15) È solo una coincidenza che i gruppi di centrodestra abbiano emesso il proprio comunicato dopo che i commissari di centrosinistra avevano scritto al presidente Battista (ieri)?
16) È solo una coincidenza che il sindaco e il presidente Battista abbiano emesso il proprio comunicato ufficiale dopo che i consiglieri di minoranza avevano sollevato la pregiudiziale in Consiglio?
17) Alla luce dei dubbi che hanno suscitato le ultime quattro domande, non sarebbe stato meglio tenere la conferenza stampa informativa, magari allargandola a tutti i capigruppo ed evitare questo mese di “inesattezze, pettegolezzi, idiozie giuridiche e maldestri tentativi politici” (cfr l’incipit dell’ultimo comunicato di centrodestra)?
18) E soprattutto, ciò che è successo in questo ultimo mese non toglie serenità a chi deve attestare “la sussistenza del requisito di impegno in spese per servizi espressamente previsti dalla legge ovvero spese necessarie per evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all’ente” (cfr. regolamento di contabilità, art. 73)?

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