La tenevano custodita con amore nella cassaforte della villetta di San Salvo dove da alcuni anni si sono trasferiti. Un simbolo in memoria del piccolo Luigi Occhionero, lui come altri ventisei bambini e la maestra Carmela, premiati nel 2005 dall’allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, con una medaglia d’oro al merito civile. Un riconoscimento dello Stato, il senso di un ricordo indelebile di un evento così tragico e assurdo entrato a far parte, nella sua drammaticità, della storia del Molise e dell’Italia intera, motivato con queste parole significative: «In occasione di un violento terremoto che causava il crollo di un edificio scolastico, veniva trovato esanime sotto le macerie, sacrificando la piccola vita nell’adempimento del proprio dovere di studente. Esemplare e imperituro ricordo di abnegazione per le future generazioni. 31 ottobre 2002 - San Giuliano di Puglia».
Dunque, un valore affettivo inestimabile per la famiglia di Luigi Occhionero che ora si è vista privare della medaglia per opera di persone senza scrupoli. È successo l’altra notte, quando i ladri hanno svaligiato l’abitazione dove Michele e Giulia e i figli Giuseppe ed Elena, persone dal cuore grande, hanno ripreso una nuova vita e sono conosciuti da tutti. La banda ha colpito anche la villetta dei vicini. A casa della famiglia di San Giuliano ignoti sono entrati dal balcone, forzandolo, e poi hanno puntato alla cassaforte. L’hanno sventrata con il flex portando via via tutto senza minimamente pensare che dentro ci fosse anche un oggetto così importante. Anzi due, oltre alla medaglia tricolore pure una medaglietta che ritrae il volto del piccolo Luigi. Tutte e due calate in tutta fretta in un sacco insieme a un migliaio di euro in contanti e ad altri oggetti d’oro. Ai Carabinieri di San Salvo è stata già presentata la denuncia in cui è stata fatta una prima stima del valore dell’intero furto.
Michele e Giulia sono disperati. Pensano e ripensano a cosa sia successo ma soprattutto al fatto che sconosciuti abbiano rubato degli oggetti che indicano il senso di un ricordo, un’assenza sempre viva «Non ci importa del furto, può capitare - spiegano con le lacrime agli occhi - ma la medaglia al merito civile e la medaglietta rappresentano degli oggetti che per noi hanno un altro tipo di valore. Magari chi le ha prese non si rende nemmeno conto di quanto è stato sottratto». Per queste ragioni i due genitori che in tanti conoscono e apprezzano anche per la gelateria aperta alla marina di San Salvo, vogliono rivolgere un appello, perché non vogliono perdere la speranza.
«Ci appelliamo al cuore della gente, alla dignità dei ladri - affermano mentre ci mostrano il decreto del Ministero dell’Interno - affinché in qualche modo qualcuno ci possa restituire la medaglia d’oro e la medaglietta di Luigi. Lo chiediamo con umiltà, con un sentimento di amore, per noi è davvero molto importante». Insieme a loro ci sono Giuseppe ed Elena, sono consapevoli del gesto e, con lo stesso affetto, si associano a mamma e papà. «Aiutateci a ritrovarle, fatelo per nostro fratello, grazie a tutti».