L'intervento di Agostino Monteferrante all'assemblea nazionale del Pd

A Milano il 15 dicembre scorso

a cura della redazione
17/12/2013
Attualità
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Agostino Monteferrante ha preso parte domenica 15 dicembre all'assemblea nazionale del Partito Democratico come delegato del collegio di Chieti.
L'architettto sansalvese ha poi tenuto il proprio intervento dal palco.

Ve lo proponiamo di seguito e in video.

«Auguri segretario, auguri presidente, io ho votato entrambi e sono felice di averlo fatto in questo ordine. Io vengo dall’Abruzzo. Mi è piaciuto il discorso di tornare a produrre cultura e aggiungerei che dobbiamo tornare a produrre bellezza in questo Paese. Diciamocelo, in Italia noi viviamo di rendita, abbiamo imparato a dire che abbiamo il 70%  delle opere d’arte mondiali, i più bei borghi, ma dobbiamo anche riconoscere che negli ultimi 50 anni questo Paese lo abbiamo imbruttito. Mentre i quartieri costruiti un secolo fa oggi fanno parte del patrimonio artistico delle nostre città, tutto ciò che abbiamo costruito negli ultimi 50 anni, a parte alcune eccezioni, fanno parte di quel paesaggio di intonaci scrostati che dobbiamo rimuovere, dobbiamo tornare a costruire quartieri che diffondono bellezza. Noi in Abruzzo abbiamo molti problemi. Stiamo tentando di ricostruire l’Aquila con grande fatica e abbiamo bisogno di aiuto, perché l’Aquila è una delle città del barocco più belle, una città universitaria, piena di studenti che deve tornare a vivere. E poi dobbiamo toglierci dalle grandi contraddizioni. L’Abruzzo è la regione verde d’Europa, qui a Milano si costruiscono i giardini verticali, mi perdonerà Stefano Boeri, ma noi li preferiamo orizzontali, ci si passeggia meglio. Ebbene nella regione verde d’Europa, nella regione dell’agricoltura, in cui ci sono dei vini  meravigliosi, Masciarelli, Valentini, le pesche più buone d’Europa nella Valle del Trigno, permettetemi la civetteria che faccio perché è il mio territorio, noi non possiamo aver paura della pioggia, non possiamo aver paura perché abbiamo costruito lungo i letti dei fiumi, ebbene queste contraddizioni devono finire, il nostro partito, il Partito Democratico deve essere chiaro. Io vengo dalla provincia di Chieti, dove stiamo costruendo grazie al lavoro di anni, il Parco della Costa Teatina, il Parco dei Trabocchi citati da D’annunzio, allora questo parco va attuato, e non ci possono essere equivoci nel nostro partito, perché l’Adriatico non può essere un mare dove si estrae petrolio, perché è un piccolo lago tra noi e la Croazia. Il nostro partito se vuole essere riconoscibile tra le persone deve avere le idee chiare nelle quali potersi riconoscere».

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