Sicurezza sul lavoro, rispetto dell'ambiente e un velato ottimismo sulla possibilità di ripresa dello stabilimento di San Salvo «che non deve farci illudere ma che per la prima volta inverte un trend negativo che durava da ben 22 mesi» e che nonostante la crisi nell'anno che si sta per concludere ha permesso di stabilizzare 220 lavoratori. È migliorato anche il conto economico grazie alla capacità di produrre cassa con meno scorte per un buon 30 per cento riducendo capitale circolante impegnato che è stato liberato per le risorse finanziarie del gruppo.
Lo ha sostenuto il presidente della Pilkington Italia spa Graziano Marcovecchio nell'incontro con le maestranze per gli auguri di Natale nel corso della cerimonia per premiare quei lavoratori che hanno raggiunto i 40, i 30 e i 20 anni di lavoro. La sicurezza sul tavolo è stato il tema più caro portato avanti a San Salvo puntando alla conoscenza e alla formazione del personale «e questo può avvenire solo se cambia la nostra mentalità rispetto alla consapevolezza di ciò che facciamo». Grande attenzione alle politiche ambientali con forti risparmi di immissione di anidride carbonica in atmosfera grazie a progetti di ottimizzazione energetica anche con il cambio di 5mila lampade e il recupero dei fumi del float che ha permesso di alimentare 6 tonnellate di vapore senza spendere un centesimo.
«Vantaggi economici alla società - ha aggiunto Marcovecchio - e fare politica sociale ambientale per migliorare il monitoraggio in fabbrica nel quale si vive anche grazie alla collaborazione con esperti dell'Università di Padova». Sul piano finanziario il presidente della Pilkington Italia spa ha parlato della Nippon Sheet Glass, gruppo di riferimento, che nello scorso febbraio ha ottenuto il rifanziamento del pool di banche «che ci ha dato risposte per il futuro e respiro in questo momento di difficoltà finanziaria, un passaggio importante che ci ha visti offrire piani di miglioramento per convincere i nostri azionisti e le nostre banche a darci fiducia».
Risultati semestrali depositati in borsa alla fine di ottobre «ci incoraggiano e sono in miglioramento soprattutto nei mercati sudamericani, nord America e in quello dell'Asia, resterà però il cuore del problema del gruppo l'Europa nei settori dell'automobile e ancor più nell'edilizia fortemente depressi». Lieve ripresa per l'impianto di San Salvo grazie a nuovi prodotti in particolare nel settore del vetro temperato per la chiusura da parte del gruppo giapponese di un stabilimento in Svezia.
«C'è una forte competitività esterna e anche interna nel gruppo perché capiti che per una multinazionale non ci sono molti motivi per restare oggi in Italia per diverse negatività come quelli energetici, costo del lavoro e di una logistica lontana ai mercati e di stabilimenti più vicini rispetto a noi ai nostri clienti con meno chilometri da San Salvo». Sulle politiche del lavoro c'è stato un nuovo modello organizzativo del personale all'interno dell'impianto di Piana Sant'Angelo con la riduzione della marcia con l'utilizzo di un ammortizzatore come la solidarietà pari al 35 per cento e spostamento da una linea all'altra.
Marcovecchio ha ribadito la trasformazione in contratti a tempo indeterminato per 220 persone (20 in Pilkington, 140 in Bravo e 60 in Primo) oltre a essere stati capaci a livello nazionale di rinnovare in soli 50 giorni il nuovo contratto collettivo nazionale di categoria. Risposte ai lavoratori di San Salvo accompagnando chi era prossimo alla pensione, a chi vedeva le proprie competenze trasferite in Polonia e anche concedendo ai lavoratori un premio di partecipazione.
«Nei momenti difficili – ha detto ancora rivolgendosi direttamenti ai lavoratori e ai sindacati - siate i protagonisti del nostro futuro non delegandolo a nessuno e siate attori in prima persona perché l’assunzione dei problemi è quasi sempre in mano a ciascuno di noi, non bisogna cadere nel tranello di aspettare o sperare o addirittura di essere certi che tutto si risolverà da solo o che altri penseranno a farlo al vostro posto. E’ un tranello in cui è facile cadere».
E poi un buon Natale alla stampa che sia «promotore della verità salvaguardando il diritto alla cronaca, alimentando anche voi speranze», alla scuola «che è il perno fondamentale della società dando ai ragazzi una base culturale forte e aiutandoli a farli lavorare assieme», alla politica «operando per il bene comune aprendosi alla concertazione». Un intervento che ha avuto un spessore di coesione sociale tra quanti operano nel territorio del Vastese ma con un forte richiamo alle istituzioni a premiare il lavoro e chi lo produce «perché questa è la chiave di volta, un messaggio diverso e soprattutto di speranza veros i nostri giovani» per abbattere il termine rendita «che altro non è un lavoro inutile, un ente inutile o proteggere una categoria senza consentire di realizzare delle aspirazioni a chi le chiede». Un passaggio che Marcovecchio ha fatto riportando il pensiero di Papa Francesco citando l’intervento del pontefice in Sardegna nel corso dell’incontro con i lavoratori perché «senza lavoro non c’è dignità».
Gli studenti, figli di dipendenti Pilkington spa, premiati con una borsa di studio: Daniela Aquilano, Alessandra D'Ortona, Alessandro Tartaglia, Ilaria Barattucci, Chiara Frisco, Franco Grimolizzi, Nicolino Monaco, Giovanni Ottaviano, Patrizia Paolucci e Antonella Sabatini.
Foto Gianfranco Daccò