Contratti di solidarietà, l'Rsu di Pilkington e Denso scrive alla Magnacca

«Fare pressione presso la Regione per la loro integrazione»

a cura della redazione
25/03/2014
Attualità
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La Rappresentanza Sindacale Unitaria di Pilkington e Denso ha scritto una lettera al sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, per chiedere che venga fatta pressione presso la Regione per integrare il 10% in meno nella retribuzione dei contratti di solidarietà. La riduzione è avvenuta con l'ultima legge di stabilità e - come scrivono i sindacalisti - «ha avuto una importante ripercussione sui salari e sui redditi dei lavoratori».

Di seguito la lettera inviata al primo cittadino sansalvese

Illustrissimo sig. Sindaco,

con la presente siamo a chiederLe di dare seguito all’incontro del 24.01.2014 nel quale, ringraziandoLa ancora una volta, ci ha dato la possibilità di illustrare le problematiche emerse rispetto al mancato rifinanziamento dei Contratti di Solidarietà (CdS).

Come Lei ben saprà attraverso l’ultima legge di stabilità sono stati ridotti i finanziamenti dei suddetti contratti. Tale riduzione, più precisamente del 10%, ha avuto una importante ripercussione sui salari e sui redditi dei lavoratori. 

La crisi del lavoro resta drammatica e questo non può che aumentare in maniera esponenziale i problemi sociali della nostra realtà territoriale, gravando non solo sui lavoratori, ma anche sulle fasce più deboli e sulle nuove generazioni, le quali fanno sempre più fatica ad inserirsi nel mondo del lavoro.

Nell’incontro di cui sopra, avvenuto presso la sala consigliare della città che Lei amministra, tutti gli attori politici presenti hanno espresso ferma volontà “ad esercitare pressioni ” sulla regione Abruzzo, attraverso il Presidente e l’Assessore al Lavoro, affinché vi fosse un impegno formale nella individuazione di risorse atte a integrare quel 10% non rifinanziato. Le ricordiamo che altre regioni italiane - vedi Toscana - hanno già provveduto a finanziare quella quota, cosi da ripristinare la situazione antecedente. 
Dopo circa due mesi da quell’incontro e nonostante il Suo impegno a darci notizie entro le due settimane successive –cosa che non è avvenuta- dobbiamo registrare che la situazione non solo non è migliorata ma è peggiorata.
Pertanto siamo a chiederLe di dare seguito al primo incontro convocando di nuovo tutte le parti interessate con l’intento di impegnarci a trovare una soluzione definitiva.

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