Il fenomeno delle razzie nei campi

Ingenti i danni causati ad aziende agricole sansalvesi. L’ombra dell’agromafia

Michele Marchese
21/08/2014
Attualità
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Nel Secondo Rapporto sui crimini agroalimentari in Italia, stilato nel 2013 da Eurispes insieme alla Coldiretti, si denota un quadro per nulla confortante per il settore agricolo.
I dati forniti dalla Coldiretti e quelli delle Forze dell’ordine dimostrano una molteplicità di reati, che vanno dalle razzie di materie prime ai furti di mezzi agricoli. Una vera e propria piaga che colpisce anche la campagna sansalvese.

Per parlare di questi fenomeni nel Rapporto si parla di “agromafie”. Eurispes e Coldiretti – come si legge nella suddetta relazione del 2013 -  stimano che il volume d’affari complessivo dell’agromafia sia quantificabile in circa 14 miliardi di euro: solo due anni fa questa cifra si attestava intorno ai 12,5 miliardi”.

Si ha contezza di questo dato andando in giro per  alcune aziende agricole sansalvesi, dove gli agricoltori ci parlano di una situazione non più sopportabile. Le “visite” dei ladri sono frequenti e causano ingenti danni. Quest’anno la raccolta di pesche e susine, già devastate in piccola parte dalla grandine, è stata messa a dura prova anche da varie razzie. Altri prodotti, quali ortaggi e verdura, sono stati presi d’assalto e molte volte  le piantine vengono distrutte fino alla radice, in modo tale che non possano più dare prodotti. In molti casi per difendere campi e raccolti da possibili furti da parte di  malviventi, gli agricoltori pernottano nelle loro proprietà agricole. Il furto di frutta, verdura ed ortaggi è “un problema serio”, come ci dice Giuseppe Torricella, esponente provinciale della CIA, Confederazione Italiana Agricoltori.

Se alla razzia dei    prodotti della terra si aggiungono quelli “dei mezzi agricoli e del gasolio, si capisce bene in quale situazione di crisi si possano trovare le aziende delle campagne locali”. Aziende che, dunque, fanno sempre più difficoltà a reinvestire nell’agricoltura a tutto svantaggio delle nuove generazioni che rischiano di non vedere più nel settore una fonte di reddito.

Tutto questo, unitamente alla contrazione della domanda interna ha fatto in modo che le industrie agroalimentari calassero di produzione, come si legge nel Rapporto. Infatti nel 2011 la flessione rispetto al 2010 si è attestata all’1,9%.

Il fenomeno delle razzie nei campi, fenomeno che,come già detto, viene incluso in quello più generale delle agromafie, sembra essere sempre più presente nelle nostre campagne. Questa situazione come può essere migliorata? Con maggiori controlli come ci suggerisce Torricella? Inoltre i prodotti che vengono rubati che fine fanno? Qual è il loro mercato? In un prossimo articolo cercheremo di capire tutto questo.

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